Tra le varie novità di questo 2022 c’è stata l’immissione del Budget Cap, un sistema che non sta piacendo per nulla alle scuderie di F1.
La rivoluzione della stagione 2022 in F1 ha portato sicuramente ha degli stravolgimenti molto importanti, in particolar modo per quanto riguarda la costruzione delle varie monoposto che sono profondamente cambiate, ma anche da un punto di vista regolamentare ci sono stati parecchi problemi all’orizzonte, in particolar modo l’introduzione del Budget Cap, un sistema che ha l’intenzione di limitare i costi all’interno dell’automobilismo mondiale, ma che sta creando davvero non pochi problemi alle Scuderie di vertice.
Le limitazioni del budget sono state considerate fin da subito un modo per poter avvicinare le varie scuderie minori a quelle più importanti, in modo tale da poter riequilibrare tutto il regalare a una F1 così sempre più spettacolare competitiva, peccato però che questa situazione sia davvero sfuggendo di mano.
Il Budget cap infatti non sta convincendo davvero nessuno, tanto è vero che sono ben sette le Scuderie che hanno già fatto reclamo contro la federazione per poter modificare la spesa di fine anno, in particolar modo le più importanti, anche se siamo di fronte già a più del 50% dei team che vogliono questo cambiamento.
I 140 milioni di euro come spesa massima non possono essere ritenuti adeguati da parte di Mercedes, Red Bull o Ferrari che sono le tre realtà che spendono sicuramente il maggior numero di soldi per la realizzazione delle proprie vetture, spiegando apertamente che se dovesse rimanere così il budget ci saranno sicuramente dei licenziamenti o delle casse integrazioni.
A fare eco però a queste tre superpotenze ci sono anche la McLaren, l’Aston Martin e la Alpha Tauri, con la Haas che invece in questo momento rimane abbastanza neutrale, mentre è netta e decisa la volontà di continuare su questa linea per Alfa Romeo, Alpine e Williams.
Le grandi scuderie suonano e spiegano che la situazione sta diventando davvero irreparabile, con i costi che stanno già diventando insostenibili e che non ci potrà essere nessun tipo di miglioramento delle vetture da giugno in poi, chiedendo a tutti i costi una possibilità di deroga per non incorrere in pesanti sanzioni.
Szafnauer, il Team principal della Alpine, si è però ha detto davvero molto contrario a questa possibile novità in corsa che favorirebbe sicuramente le più importanti scuderie presenti in F1, considerando che a inizio anno tutte si sono messe d’accordo per potere stanziare un limite di spesa.
Ci si domanda però effettivamente come si possa arrivare alla fine del mondiale con questa situazione, anche perché limitare le spese vuol dire sì creare una F1 più democratica e più aperta a possibili novità nel corso della stagione, ma vuol dire anche abbassare tremendamente il valore delle vetture e fare un grosso passo indietro verso le novità tecnologiche.
L’obiettivo infatti di questi ultimi anni è quello di regalare al mondo intero una F1 sempre più competitiva è sempre più di qualità, cercando si di dare la possibilità a tutte le scuderie di migliorarsi, ma dando anche dei criteri ben precisi, perché il merito deve essere sempre privilegiato, sia che derivi da un investimento finanziario che dalla genialità di alcuni ingegneri presenti nei top team.
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