Allegri in bilico: chi è in lizza per la panchina della Juve?

Massimiliano Allegri sulla carta ha ricevuto una fiducia totale, ma questo inizio di campionato di Serie A sta facendo riflettere l’intera dirigenza bianconera.

Allegri (instagram)
Allegri (instagram)

Max Allegri per la prima volta dopo l’esonero con il Milan complice la sconfitta contro il Sassuolo di un giovane Berardi scatenato, rischia il posto.

Non è un mistero che ieri si notava, che durante la partita contro il Milan una tensione che in Allegri raramente si vede sul risultato di pareggio contro una big.

Quattro partite di campionato, zero vittorie, due sconfitte e due punti derivati da due pareggi contro l’Udinese nella prima giornata e il Milan nella quarta.

Ma i dati possono essere ancora peggiori: un solo gol fatto con una azione costruita (Dybala contro l’Udinese), due reti di puro contropiede Cuadrado contro l’Udinese e Morata contro il Milan. Una rete per errore grave di un singolo (Manolas) contro il Napoli da parte di Morata. A rendere ancora di più impietosi i numeri ci sono le reti subite, due con l’Udinese, una con l’Empoli, due con il Napoli e una con il Milan. La Juventus nelle prime quattro giornate di seguito di Serie A 2021/2022 ha sempre preso gol.

Inoltre, la gestione dei migliori giovani che ha nella rosa, non fa felice nessuno. Ne la dirigenza ne tantomeno i tifosi. Nemmeno le interviste pre e post partita sembrano far felice qualcuno.

Fanno discutere anche le sostituzioni a partita in corso, soprattutto per l’intervista post Milan in quale dichiara che avrebbe dovuto mettere giocatori più difensivi, alludendo alle sostituzioni che lui definisce sbagliate effettuate (Kean, Chiesa e Kulusevski).

Chiesa, Kulusevski e De Ligt che sono costati in totale oltre 150 milioni di euro restano in panchina più del previsto. Soprattutto perché parliamo di giocatori titolari nelle loro rispettive nazionali.

Allegri, la situazione contrattuale e i possibili sostituti

La situazione contrattuale di Massimiliano Allegri è di quelle più forti che non si può. Quasi nove milioni di euro l’anno per quattro anni. Raramente un tecnico riceve un contratto così lungo e con così tanti poteri a disposizione.

Le casse finanziarie della Juventus non sono delle più al massimo dello splendore, soprattutto sotto pandemia globale. Nonostante la cessione di Cristiano Ronaldo su cui oltre l’enorme ingaggio risparmiato ricavato, si è registrata una netta minusvalenza in bilancio per il prezzo di vendita.

In caso di mancata doppia vittoria tra Spezia e Sampdoria, gli scenari sono abbastanza chiari. C’è pochissimo spazio di manovra economica, impossibile andare su allenatori come Antonio Conte (oltre il veto di Andrea Agnelli che regge da anni, dopo che il tecnico si dimise durante il ritiro dove arrivò proprio Max Allegri). Uno sforzo economico potrebbe essere fatto per Gennaro Gattuso (ieri allo stadio a vedere la partita), difficili nomi come Paulo Fonseca ex Roma.

Impossibile l’ex nemico giurato Ruudi Garcia, stuzzica Villas-Boas. Non è nemmeno da escludere il clamoroso ritorno di Andrea Pirlo, che comunque non ha più il suo vice Igor Tudor diventato primo allenatore dell’Hellas Verona. O se la scelta potrebbe cadere su un traghettatore come Zauli dalla Juventus Under 23.

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Solo le prossime partite ci diranno su come andrà a finire la situazione e la relazione tra Max Allegri con la Juventus, se il matrimonio si interromperà subito dopo altri punti persi oppure no.

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