Alonso è un personaggio scomodo? Arriva l’incredibile rivelazione di Ocon

Negli anni Alonso si è creato una la fama di essere un pilota esigente e poco simpatico. Ma davvero è così? Il commento di Ocon.

Fernando Alonso è davvero così intrattabile come la sua nomea vuole? Se durante il primo periodo in Renault, ovvero quello dei suoi titoli iridati nel 2005 e nel 2006 divideva il box con piloti con ben poche pretese come Fisichella o Trulli, il 2007 è stato l’anno della verità.

Fernando Alonso (Getty Images)
Fernando Alonso (Getty Images)

Al fianco di un talento emergente come Lewis Hamilton il Samurai sfoderò un caratterino niente male, contribuendo alla défaillance McLaren che per le liti interne è riuscita a perdere entrambi i titoli iridati, e alla consacrazione della Ferrari di Kimi Raikkonen.

Da lì il ritorno immediato tra le braccia di Flavio Briatore e nello stesso 2008 lo scandalo Singapore, con Nelsinho Piquet mandato a schiantarsi per favorire il suo successo. Non bastasse nello stesso periodo lo spagnolo sarebbe stato protagonista di un caso di spionaggio ad opera dell’equipe di Woking verso Maranello, con accuse di aver passato informazioni da cui in seguito venne scagionato.

I cinque campionati trascorsi a partire dal 2010 al Cavallino non saranno meno tribolati, con polemiche e critiche al gruppo di lavoro. Non parliamo poi del secondo periodo in McLaren con il team-mate Stoffel Vandoorne vampirizzato e la Honda, che allora forniva il motore, denigrata e dileggiata in pubblico.

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Ocon ribalta il parere negativo su Alonso

Se questo curriculum di macerie lasciate ovunque è passato ne hanno creato un’immagine poco edificante, per il suo attuale collega  di marca in Alpine Esteban, è tutto falso.

Secondo il francese avere a che fare con l’iberico non è affatto complicato. “Non si merita una simile reputazione“, ha dichiarato ad F1i.com. “Al contrario la nostra collaborazione finora è stata fantastica. Lui è assolutamente competitivo, il miglior compagno che abbia mai avuto. Il più veloce, eppur capace di privilegiare gli interessi della scuderia“.

Alla faccia di chi lo dipinge come un cannibale assetato di autoaffermazione, per il 25enne, al contrario, il driver di Oviedo sarebbe un altruista.

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Da lui ho imparato molto. Ad esempio, ora riesco a sfruttare al massimo le strategie per ottimizzare i risultati“, ha spiegato il vincitore del GP dell’Ungheria dello scorso agosto incensando l’asturiano. “Il modo in cui gestisce le corse, nello specifico la partenza e le prime tornate, è qualcosa che mi fa sentire fortunato di averlo vicino“.

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