Antonio Cassano, parole al veleno contro Marotta: lo ha distrutto

Vecchie ruggini che riemergono in modo improvviso. Antonio Cassano vs Beppe Marotta una storia di contrasti sin dai tempi della Sampdoria.

Antonio Cassano (GettyImages)
Antonio Cassano (GettyImages)

Antonio Cassano non è nuovo ad uscite eclatanti e, a volte, sopra le righe. Il barese nella trasmissione Twitch di Christian Vieri “BoboTV” ha attaccato duramente Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter.

Il genio di Bari vecchia ha risposto per le rime alle dichiarazioni rilasciate da Marotta in occasione del Festival dello Sport. La scorsa settimana il dirigente dell’Inter ha paragonato Nicolò Barella all’ex giocatore della Roma.
“Barella è uno dei casi evidenti della differenza tra talento e campione: lui da talento è diventato campione – ha dichiarato Marotta – Cassano, ad esempio, da talento non è mai diventato campione. Non ha mai accompagnato le qualitĂ  tecniche a quelle umane”.

Le parole di Beppe Marotta hanno colpito nel segno, riaprendo una ferita mai del tutto sanata. Cassano, nella trasmissione di Vieri, ha voluto ribattere ed è andato giù pesante contro l’ex dirigente della Juventus.

Parole al vetriolo di Antonio Cassano

L’ex attaccante della Roma non ha apprezzato l’accostamento con Barella, in merito alle presunte incapacitĂ  umane e tecniche che avrebbero limitato la sua ascesa. Antonio Cassano, infatti, ha risposto: “Lui è un incompetente di calcio. Non conosce i giocatori: chiedeva a me chi fossero i giocatori che lo salutavano”. E sul paragone infelice con il centrocampista dell’Inter, Cassano ha spiegato: “Non c’entra niente Barella: a livello umano non devo imparare sicuramente da Marotta, perchĂ© la differenza tra Antonio Cassano e Marotta è una sola. Io nella mia vita sono stato un fenomeno. Grande, piccolo, medio: sono stato un fenomeno. Non mi sono mai venduto, nel senso: non è che chiamo il giornalista per far parlar bene. Marotta purtroppo col calcio non c’entra niente: lui è un grande politico del calcio”.

Una critica pesante, ma giustificata dal fatto che Marotta avrebbe potuto anche evitare un attacco diretto e poco signorile nei confronti di Cassano. Un dirigente di 64 anni, dall’alto della sua esperienza calcistica, avrebbe potuto non fare un nome e cognome, paragonando un ragazzo giovane come Barella che ancora deve maturare ad un talento che, oramai, si è ritirato dal mondo del calcio.

Cassano e Marotta hanno lavorato insieme ai tempi della Sampdoria. Per il barese i primi contrasti sono nati in Liguria, quando a causa dello sgarro ricevuto, Antonio chiese espressamente al ex presidente doriano Riccardo Garrone di far fuori Marotta.

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“Marotta può darsi che sia ancora avvelenato, perchĂ© quando mi voleva vendere alla Fiorentina, lo ha fatto all’insaputa del presidente – ha analizzato Cassano a BoboTV – Quando il presidente mi ha chiamato per dirmi “Dove vai?”, dico: “Marotta mi ha dato via”. Lui dice “Io non so niente”, e io gli ho detto: “Presidente, se vuole che io rimanga alla Sampdoria mi deve fare un favore. Indipendentemente da dove arriveremo, devi cacciar via Marotta a giugno”.

Garrone decise di ascoltare il consiglio di Cassano e dopo il raggiungimento del quarto posto, optò per l’allontanamento dell’attuale dirigente dell’Inter. Vedremo se Marotta nelle prossime ore replicherà alle bordate di Cassano.

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