“La F1 non è il calcio”: la pesante accusa dell’ex pilota

L’ex pilota Christijan Albers si è scagliato in maniera chiara contro il pubblico di Abu Dhabi redarguendolo per un certo comportamento.

Chistijan Albers ha commentato in maniera poco carina il comportamento di certi tifosi al termine delle qualifiche dell’ultimo GP di Abu Dhabi spiegando come la differenza tra F1 e calcio sia sostanziale e che non si possano mischiare i due sport.

Lewis Hamilton (GettyImages)
Lewis Hamilton (GettyImages)

La F1 sta per riaprire i battenti dopo tre mesi di sosta, ma sembra essere passato un giorno tante sono ancora oggi le emozioni e le polemiche di quell’ultimo pazzo e assurdo GP di Abu Dhabi che a dicembre ha regalato il Mondiale a Max Verstappen.

L’olandese si è così rivelato il migliore di tutti interrompendo un dominio di Lewis Hamilton che durava da ben quattro stagioni, e addirittura dobbiamo arrivare a sette se consideriamo i successi della Scuderia Mercedes.

Tutti dunque sono rimasti molto soddisfatti di come sia svolto questo Mondiale, nonostante sia chiaro che le polemiche legati soprattutto alla conduzione di Michael Masi abbiano lasciato molti dubbi, ma l’ex pilota Christijan Albers ha deciso di parlare di un altro problema che ha notato nella scorsa stagione.

Il momento peggiore, secondo lui, è stato al termine delle qualifiche del GP di Abu Dhabi quando Lewis Hamilton salito sul palco è stato fortemente fischiati dai tifosi presenti al circuito e questo per l’olandese è stato qualcosa di inaccettabile.

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Albers ha spiegato come la F1 non sia il calcio e che quindi i tifosi dovrebbero limitarsi a osannare ed esaltare gli atleti senza dover per forza mostrare con cori contro il proprio dissenso verso i rivali.

Il precedente caso Barrichello raccontato da Albers

L’olandese spiega inoltre come in passato non fosse assolutamente normale che i tifosi fischiassero i piloti e nella sua memoria ricorda solamente il caso legato a Rubens Barrichello in occasione del GP di Austria del 2002, ma lì fu un caso davvero limite.

Michael Schumacher stava già uccidendo il campionato e nessuno metteva in dubbio lo strapotere del tedesco, ma nonostante la netta superiorità del Kaiser venne dato comunque l’ordine di Scuderia a Rubinho di lasciar passare il compagno di squadra.

A quel punto si scatenò il pubblico di casa che non riuscì a trattenere le critiche nei confronti della Ferrari che non aveva assolutamente obblighi così drammatici di classifica da dover per forza far vincere la propria prima pista della Rossa.

Albers ha spiegato che il motorsport è molto diverso dal calcio e che dunque non è qualcosa di paragonabile e ci sono delle modalità davvero troppo diverse, infatti pur essendo tutti tifosi di Verstappen bastava semplicemente applaudire e osannare in maniera più rumorosa e chiara l’olandese.

Christijan ha infine concluso l’intervista parlando di come, pur essendo un grande sostenitore di Verstappen, abbia provato davvero tanta delusione per Lewis Hamilton, dato che quel giorno avrebbe meritato lui il successo.

Secondo Albers infatti, la gara avrebbe dovuto avere almeno un giro in più per permettere a tutti i doppiati di tornare nelle proprie posizioni e quel giorno ad Abu Dhabi era stato l’inglese a disputare la gara migliore.

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L’anno nuovo è comunque ormai alle porte e ci appresentiamo a vivere un’altra annata di altissimo livello con Max Verstappen e Lewis Hamilton ancora pronti a dimostrare di essere i migliori e chissà che non possano entrare far parte del gruppo di campioni anche altri piloti di grande livello.

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