Gigi Dall’Igna svela il segreto Ducati: ecco cosa cambierà nel 2022

La Ducati sta crescendo continuamente e Gigi Dall’Igna è ottimista per il futuro. Pecco Bagnaia progredisce bene e la moto va forte.

Ducati (Getty Images)
Ducati (Getty Images)

Una grande protagonista del Motomondiale 2021 è stata la Ducati. La casa di Borgo Panigale ha portato a casa ben sette vittorie, unite al titolo costruttori e quello a squadre. Si tratta del secondo alloro iridato consecutivo per quanto riguarda il marchio italiano, che ha ormai tra le mani quella che è la moto migliore.

Gli anni delle sofferenze sembrano essere ormai lontani, visto che la competitività è stata pienamente ritrovata e che ora manca solo la ciliegina sulla torta del mondiale piloti. Il lavoro fatto dall’ingegner Gigi Dall’Igna è stato eccezionale, arrivato alla casa bolognese nel 2014.

In quelle stagioni, la Ducati era in piena crisi di risultati. Dopo il titolo nel 2007 di Casey Stoner, l’australiano ha continuato a vincere diverse gare sino al 2010, anno della sua partenza in direzione Honda. L’arrivo di Valentino Rossi non ha portato i risultati sperati, e la casa di Borgo Panigale è crollata in un digiuno di vittorie durato anni. Passo dopo passo, è avvenuta la rinascita, con Andrea Dovizioso che ha sfiorato il titolo nel 2017, venendo battuto solo da Marc Marquez all’ultima gara di Valencia.

Il 2021 ha dimostrato che la scommessa sui piloti ha pagato: al termine della passata stagione, sia Dovizioso che Danilo Petrucci hanno lasciato il team bolognese, e dalla Pramac sono arrivati Pecco Bagnaia e Jack Miller. L’australiano sarebbe dovuto essere l’uomo di punta, ma dopo i successi di Jerez e Le Mans, ha lasciato il testimone al compagno di squadra. Il torinese ha portato a casa quattro vittorie nelle ultime sei gare, conducendo la squadra ai due mondiali e chiudendo come vice-campione.

Ducati, Dall’Igna è orgoglioso del lavoro svolto

La mente della rinascita Ducati è senza dubbio l’ingegner Gigi Dall’Igna, progettista della moto migliore del lotto. Dopo le ultime gare, nei test di Jerez è proseguito il dominio della rossa, con Bagnaia che ha nettamente allungato su Fabio Quartararo e sulla sua Yamaha.

In un’intervista riportata da varie testate, Dall’Igna ha parlato dei suoi piloti e del gran lavoro che è servito per riportare al vertice il marchio italiano: “Quanto abbiamo fatto mi rende davvero felice, non so come spiegare quello che provo con precisione. A fine 2020 siamo stati criticati per la situazione piloti, visto che abbiamo chiuso i contratti con i nostri due rider decidendo di promuovere Pecco e Jack“.

Anche noi stessi eravamo leggermente preoccupati, perché sapevamo di esserci presi un rischio. Tutto si è poi risolto nel migliore dei modi, abbiamo vinto il titolo costruttori e quello riservato ai team, non poteva andare meglio di così. L’unico problema è stato il non aver capito sin da subito quanto fosse alto il nostro potenziale e quello di Pecco, che una volta trovata la fiducia è diventato inarrestabile“.

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In fin dei conti, l’azzardo della Ducati ha pagato alla grande, anche se su Miller sembrano aleggiare molti dubbi. Le prestazioni dell’australiano non hanno convinto, e dal 2023 si potrebbe cambiare: “L’obiettivo è costruire una moto con la quale più piloti riescano ad essere competitivi. Quando c’è un problema, va risolto per tutti e non per un singolo, per cui dovremmo lavorare anche in questo senso“.

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