Elkann mette le sue Ferrari all’asta e parte: “Qui non mi conoscono”

Lapo Elkann cambia vita. Dopo essersi sposato con una ex pilota di rally si è trasferito in Portogallo dove per tutti è uno sconosciuto.

Da “bad boy” a uomo altruista e attento ai bisogni degli ultimi. Questa la trasformazione radicale di cui si è reso protagonista Lapo Elkann. Abituato a vivere di eccessi e lusso, l’erede Agnelli ci ha dato un taglio e ha messo la testa a posto. Ad aiutarlo in questa ardua impresa una donna, Joana Lemos. Seria, determinata, con un passato da sportiva alle spalle, in particolare sulle quattro ruote nei rally.

Lapo Elkann (Getty Images)
Lapo Elkann (Getty Images)

Con lei è convolato a nozze e ora ha deciso pure di trasferirsi in Portogallo, Paese natale della moglie, per condurre un’esistenza parca e misurata.  Qualcosa che non ci deve stupire visto che già nel luglio 2020, l’ex proprietario di Garage Italia aveva messo all’asta una Ferrari GTC4 Lusso Azzurra e una 595 Abarth Azzurra, ottenendo un totale di 1.125.000 di euro da devolvere al progetto Scelgo Giusto dedicato al recupero di giovani con problemi di tossicodipendenza e crimine.

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Da vip a marito di…

Salutata l’alta società, il 44enne negli ultimi due/ tre anni ha cercato di dare un’immagine di sé ripulita. Pronto a lottare per le ingiustizie, spesso si è fatto sentire sui social e in occasione dello scoppio della pandemia ha avviato una raccolta fondi per sostenere le persone in difficoltà.

Il progetto più recente è una casa a Madeira per dipendenti da sostanze stupefacenti e clochard. Una chance per chi vive ai margini di rimettersi in gioco e tornare se non alla normalità, almeno a qualcosa che si avvicina. “L’abitazione era stata donata a Fondazione Casa, ma non c’erano abbastanza soldi per rimetterla in sesto. Ci abbiamo pensato noi. Ora è stato avviato un programma che vede il coinvolgimento anche delle famiglie delle persone in difficoltà“, ha illustrato

Come detto, buona parte di questa rivoluzione caratteriale del più giovane degli Elkann è merito della signora Lemos. Nella penisola lusitana lei è piuttosto nota.

Io qui sono semplicemente il suo consorte“, ha dichiarato a Il Giornale sottolineando come lei sia attiva in queste nuove attività solidali. “Piace ad entrambi andare sul terreno e far succedere le cose. Firmare un assegno non basta. O almeno non basta a noi”, ha sostenuto facendo l’esempio della loro Fondazione Laps. “E’ nata nel 2016. Abbiamo collaborato con molti enti e avviato tante iniziative“, ha infine raccontato con orgoglio la sua svolta personale.

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