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F1, il 2022 potrebbe cambiare la storia: ecco tutti i record da battere

Il mondiale di F1 targato 2022 scatta domenica in Bahrain. Molti primati potrebbero cadere in questa stagione ricca di cambiamenti tecnici.

Dopo un inverno di polemiche, veleni e tante chiacchiere, il rombo delle power unit turbo-ibride sta per mettere a tacere tutto ciò che non riguarda la pista. La F1 torna in questo fine settimana, con le monoposto ad effetto suolo che sono pronte per regalarci un grande spettacolo nel deserto del Bahrain.

F1 (ANSA)

La gara inaugurale del mondiale verrà corsa sul tracciato di Sakhir, come accaduto anche lo scorso anno, nel 2006 e nel 2010. In queste ultime due occasioni, Fernando Alonso piazzò ben due vittorie, la prima con la Renault e la seconda con la Ferrari, in una memorabile doppietta ottenuta davanti a Felipe Massa.

Il Cavallino ha vinto qui nel 2017 e nel 2018 con Sebastian Vettel, e può vantare ben sei affermazioni su questa pista: nel 2004 fu Michael Schumacher ad imporsi al debutto assoluto della F1 da queste parti, mentre nel 2007 e nel 2008 toccò a Massa festeggiare sul gradino più alto del podio.

Il primato del Cavallino appariva difficile da raggiungere, ma la strabiliante Mercedes ha agganciato la Rossa portandosi a sei vittorie, tutte ottenute nel corso dell’era ibrida. Le prime due le ha firmate Lewis Hamilton nel 2014 e nel 2015, per poi cedere il passo a Nico Rosberg l’anno dopo. Il britannico, dopo una pausa di due stagioni, è tornato a ruggire nel 2019, per poi ripetersi anche nell’ultimo biennio.

La Red Bull arriva in Bahrain da grande favorita, ma qui ha vinto solo due volte con Vettel, re del deserto nel 2012 e nel 2013. Lo scorso anno, Max Verstappen venne beffato da Hamilton dopo un controverso sorpasso fuori dalla pista, che costò all’olandese una vittoria meritata.

F1, tutti i record che potrebbero cadere quest’anno

Dal Bahrain parte una delle stagioni di F1 più attese di sempre. I nuovi regolamenti hanno riportato in voga l’effetto suolo, che nel Circus mancava dal 1982. Nonostante la rivoluzione tecnica, Red Bull e Mercedes sono rimaste al top, con la Ferrari che si è notevolmente avvicinata. La concorrenza appare molto staccata, e non sembra aver fatto quello step che ci si poteva attendere rispetto al passato.

Nel 2022 potrebbero decadere molti record, rendendo ancor più memorabile questo campionato. Partendo da Lewis Hamilton, il sette volte campione del mondo ha la possibilità di superare diversi primati di Michael Schumacher. Il britannico ha vinto otto volte il GP di Ungheria, stesso numero raggiunto dal Kaiser di Kerpen in Canada. Se dovesse ripetersi a Budapest, sarebbe il pilota con più successi in una singola corsa.

Il nativo di Stevenage insegue anche la sedicesima stagione in F1 con almeno una vittoria, ed anche in questo caso è un record condiviso con il grande tedesco. Ovviamente, l’altro primato in ballo è quello dei titoli mondiali, con i due che sono ancora appaiati a quota sette dopo la beffa di Abu Dhabi.

Lewis supererà Michael anche nel numero di gare con la stessa squadra: Schumacher ne ha disputate 179 con la Ferrari, con Hamilton che lo andrà a scavalcare dopo le prime due corse di questa stagione, rendendo il suo legame con la Mercedes il più lungo di sempre, e forse anche il più vincente.

Trema un primato che appartiene ad un pilota italiano, ovvero Riccardo Patrese. Ai tempi della Brabham, il pilota veneto vinse il GP del Sudafrica nel 1983, per poi ripetersi nel 1990 con la Williams, ad Imola. Tra la prima e la seconda vittoria passarono 6 anni e 211 giorni, con Fernando Alonso che manca all’appuntamento con il successo dal 2013, quando trionfò nel GP di Spagna con la Ferrari. Lo spagnolo, in caso di vittoria, soffierebbe il record del maggior tempo trascorso tra due vittorie al nostro Riccardo.

L’asturiano va a caccia del record di gare disputate, attualmente appartenente a Kimi Raikkonen che è a quota 349, contro le 333 del pilota Alpine. Questo significa che a fine stagione, se non ci saranno imprevisti, il due volte campione del mondo sopravanzerà l’ex compagno di squadra.

Carlos Sainz va a caccia del primato di Hamilton per gare consecutive portate a termine. La striscia del sette volte iridato si è fermata a quota 47, a causa del ritiro maturato a Monza lo scorso anno dopo il contatto con Max Verstappen. L’alfiere della Ferrari è a quota 29, ma se non dovesse mai fermarsi, verso fine anno strapperebbe il record al britannico. Di certezza ce n’è solo una, in questo campionato ne vedremo delle belle.

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