F1, Adrian Newey sempre più leggenda: il suo record è inarrivabile

La F1 deve nuovamente inchinarsi ad Adrian Newey, progettista della Red Bull iridata con Max Verstappen. Ecco tutti i suoi successi.

F1 Adrian Newey (GettyImages)
F1 Adrian Newey (GettyImages)

Il Circus della F1 è tornato nelle mani della Red Bull, che grazie a Max Verstappen può finalmente festeggiare un titolo mondiale dopo anni di bocconi amari. L’olandese e tutto il team devono, a loro volta, dedicare un gran tributo ad Adrian Newey, che in un anno per lui difficilissimo è tornato a fornire una monoposto eccezionale ai suoi piloti.

Il geniale tecnico britannico, nato nello stesso paese di William Shakespeare (Stratford-upon-Avon), ha rischiato davvero grosso a causa di un incidente in bicicletta avvenuto durante l’estate in Croazia. Per questo motivo, Adrian è rimasto per diversi mesi lontano dal paddock, ma Bernie Ecclestone gli ha messo a disposizione un entourage di medici eccezionali che se ne sono presi cura con diversi interventi chirurgici.

Nel mese di ottobre, il miglior tecnico della F1 è tornato in pista, con il volto coperto da un cappello per nascondere le ferite e le cicatrici causate dall’impatto. Tutto ciò non ha comunque fermato il suo strepitoso impegno, che ha portato il team a vincere il tanto agognato titolo mondiale.

La RB16B è una macchina eccezionale, ma va detto che la Red Bull ha sempre prodotto dei telai magnifici, mai esaltati da una power unit all’altezza. Il grande lavoro della Honda in questo 2021 ha ripagato gli sforzi di Newey, che può così festeggiare l’undicesimo titolo piloti vinto da direttore tecnico.

F1, i trionfi di Newey con McLaren e Williams

La F1 è il giardino di casa di Adrian Newey sin dalla fine degli anni Ottanta, quando esordì con March e Leyton House. Nel 1990, il direttore tecnico della Williams, Patrick Head, lo portò nel team di Sir Frank, dove progettò le formidabili monoposto che consentirono a Nigel Mansell ed Alain Prost nel biennio 1992-1993.

Dopo la tragedia di Ayrton Senna ed il processo che ne conseguì, il dominio della Williams passò per un paio di stagioni alla Benetton di Michael Schumacher, ma dal 1996 fu di nuovo il team britannico a regnare con Damon Hill. Il campionato nel 1997 vide la conquista di altri due titoli, con Jacques Villeneuve campione del mondo, ma Newey si spostò, nel corso dell’anno, alla McLaren.

Appena arrivato al team di Woking, mise a punto la MP4/13, che si rivelò un’arma letale e vinse entrambi i mondiali, con Mika Hakkinen che riuscì a piegare Schumacher all’ultima gara. Nel 1999 fu ancora il finlandese ad imporsi, mentre la Ferrari si laureò campione del mondo dei costruttori.

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I capolavori in Red Bull con Vettel e Verstappen

Dopo alcuni anni senza grandi soddisfazioni in McLaren, la nuova entrata in F1, ovvero la Red Bull, lo acquistò come direttore tecnico dal 2007. Due anni dopo ci fu una grande rivoluzione regolamentare, che Newey sfruttò alla perfezione. Nel 2010 si aprì il ciclo di Milton Keynes, con Sebastian Vettel campione per quattro anni consecutivi.

Verstappen (GettyImages)
Verstappen (GettyImages)

Le genialate dell’ingegnere britannico in quel periodo furono molteplici. Su tutte, si ricordano gli scarichi soffianti introdotti nel 2011, poi banditi a fine stagione. A causa di questa regola, Newey inventò uno stratagemma che produsse dei risultati simili dal punto di vista aerodinamico sin dalla metà del 2012, permettendo alla Red Bull di dominare la scena anche nel 2013.

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Con l’avvento dell’era ibrida, la dittatura anglo-austriaca passò nelle mani della Mercedes, ma il genio della F1 ha continuato a sfornare delle opere d’arti. Una volta trovata la potenza giusta, e con un fenomeno come Verstappen al volante, i mondiali sono tornati a casa di Adrian, che nonostante i 63 può tornare a gioire. Ed il pubblico può solo inchinarsi ad un talento come il suo.

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