F1, Horner sotterra l’ascia di guerra: pace in vista con Toto Wolff?

Christian Horner e Toto Wolff non si sono certamente risparmiati nell’ultima stagione, ma in vista del nuovo anno sembra esserci distensione.

Il Mondiale del 2021 ha mostrato come Red Bull e Mercedes siano davvero due mondi paralleli e l’un mal sopporti l’altro, tanto che i due team principal Christian Horner e Toto Wolff non si sono mai risparmiati in aspre critiche, ma ora sembra essere tornato il sereno.

Horner e Toto Wolff (GettyImages)
Horner e Toto Wolff (GettyImages)

La stagione appena conclusa verrà sicuramente ricordata come una delle più intense e incredibili di tutta storia della F1 e l’avversità tra le Scuderie e i piloti è stata palpabile dall’inizio fino alla fine.

Ha vinto Max Verstappen, con buona pace della Mercedes che ha cercato in tutti i modi di portare la questione in Tribunale senza però avere successo e alla fine le frecciatine tra i due team principal non sono certo mancate, dando la sensazione che i due non solo non si sopportassero, ma si odiassero a tutti gli effetti.

Il capo della Red Bull ha però deciso di abbassare i toni durante un’intervista rilasciata a WION, dove spiega come è normale che ci sia della rivalità, ma che alla fine il loro mestiere è quello di arrivare prima rispetto all’avversario, non certo quello di salvare vite umane.

Horner spiega anche come sono andati i fatti ad Abu Dhabi a fine gara, con lui che non ha perso tempo ad andare nel box Mercedes per congratularsi della stagione disputata e che fu solamente un caso che Toto in quel momento non c’era, ma ha comunque potuto scambiare diverse parole con Hamilton e con suo padre.

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Alla fine i successi sono stati uno a testa, perché se è vero che la Red Bull si è imposta con Max Verstappen nella classifica più importante, ovvero quella piloti, è anche da ricordare come la classifica costruttori abbia il suo risalto e in quel caso è stato il duo Hamilton-Bottas a trionfare portando ancora in alto i colori della Mercedes.

Le rivalità più accese prima di Red Bull-Mercedes

Indubbiamente quella di quest’anno non sarà ricordata come la stagione del fair play e della totale correttezza né da parte dei team né da parte dei piloti, pur sempre rimanendo all’interno della lealtà sportiva.

Non è il primo caso in F1 e i richiami storici sarebbero davvero tanti, con la mente che torna chiaramente a quel 1976 tanto famoso da diventare addirittura un film con “Rush”.

La differenza però con lo scontro tra Niki Lauda e James Hunt, con l’austriaco a rappresentare la Ferrari e l’inglese in sella alla McLaren, ha riguardato il fatto che i due fuori dalla pista erano amici e non hanno mai nascosto parole al miele l’uno nei confronti dell’altro, cosa che non si può proprio dire per Max e Lewis.

Un altro scontro memorabile fu quello che vide l’uno contro l’altro i due ex compagni alla McLaren Ayrton Senna e Alain Prost, con il francese che nel 1990 tentò l’impresa in Ferrari, con il brasiliano che non si fece problemi a buttarlo fuori nel decisivo GP di Suzuka, ricordando il regalo ricevuto l’anno precedente sempre dal transalpino.

Non si può non parlare poi di Michael Schumacher, vero e proprio Kaiser di queste rivalità, da quella con Damon Hill ai tempi della Benetton, passando per Jacques Villeneuve in Williams e soprattutto Mika Hakkinen in McLaren, probabilmente l’avversario principe mai affrontato in carriera, per concludere con la sfida generazionale con la Renault di Fernando Alonso.

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Ce ne sarebbero tantissime altre, ma era giusto ricordare le più importanti, sapendo che quello del 2021 è stato probabilmente solo il primo capitolo della faida tra Max Verstappen e Lewis Hamilton.

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