F1, la Mercedes continua la sua protesta: altro sfregio alla FIA

La Mercedes ha deciso di non partecipare al servizio fotografico ufficiale della FIA come campione del mondo, sia con la monoposto Formula 1 che con quella della Formula E.

Mercedes (Getty Images)
Mercedes (Getty Images)

I vertici della Mercedes continuano nel loro silenzio in segno di protesta per il finale di stagione ad Abu Dhabi. La squadra tedesca ha dimostrato di non accettare con sportività la classifica della pista che ha visto, a sorpresa, laurearsi campione del mondo Max Verstappen all’ultimo giro. Toto Wolff si è scagliato contro il direttore di gara, Michael Masi, per una decisione che avrebbe favorito il pilota della Red Bull Racing. Il caso ha voluto che Nicholas Latifi, pilota della Williams motorizzata Mercedes, perdesse il controllo della sua vettura a pochi giri dalla fine e andasse a sbattere contro le barriere arabe.

Il direttore di gara ha così deciso di intervenire subito con una Safety Car, regalando una insperata chance al pilota della Red Bull Racing. L’ultimo giro di Abu Dhabi sarà ricordato nella storia della Formula 1 non solo per la manovra di sorpasso dell’olandese, ma anche per le successive polemiche della squadra tedesca. Via radio Toto Wolff ha tuonato contro Michael Masi, rimproverandogli la scelta finale. Max Verstappen ha approfittato di una gomma più fresca per sferrare l’attacco decisivo al rivale alla corona iridata.

Lewis Hamilton ha subito una delle sconfitte più cocenti della sua carriera. L’ inglese aveva già perso in due occasioni un titolo mondiale all’ultimo Gran Premio. Se nel 2007, nell’appuntamento finale del Brasile, il #44 aveva patito dei problemi nelle prime tornate, nel 2021 la doccia fredda è arrivata nelle ultime battute. Anche nel 2016 Lewis Hamilton aveva provato l’amarezza di un’amara sconfitta con il compagno di squadra Nico Rosberg, ma il suo recupero fu tardivo e la vittoria insperata. In questa annata, invece, il nativo di Stevenage si era portato a pari punti con il rivale alla vigilia dell’ultimo appuntamento stagionale. Grazie ad una partenza sensazionale ad Abu Dhabi, il pilota della Mercedes si era costruito un vantaggio nel confronto con il rivale. La Safety Car, determinata dal crash di Latifi, ha cambiato la storia del campionato 2021.

Ecclestone sta con Schumacher: che gufata a Lewis Hamilton

La rivolta della Mercedes contro la FIA

Fiumi di polemiche e proteste hanno animato la notte di Abu Dhabi, al termine della pazza corsa. La Mercedes potrebbe presentare un reclamo ufficiale entro stasera per continuare la sua battaglia contro la decisione di Michael Masi. Il team di Brackley ha avuto 96 ore per preparare la documentazione e tutte le prove necessarie per provare a vincere un’eventuale ricorso. Non è ancora accertato se la squadra teutonica capitanata da Toto Wolff voglia presentare un appello, dopo i primi ricorsi respinti domenica scorsa dalla FIA.

Tra la Federazione Internazionale dell’Automobile e la Mercedes la tensione è arrivata alle stelle. La squadra si è laureata campione del mondo per l’ottava volta di fila nel campionato di Formula 1. il successo nella graduatoria dei costruttori non ha placato l’ira dei vertici del marchio tedesco. Il mancato successo di Lewis Hamilton ha generato, ovviamente, un danno d’immagine ed economico non indifferente. A differenza dei membri del suo team, l’inglese si è subito congratulato con il nuovo campione del circus. La sportività di Sir Lewis Hamilton è stata molto apprezzata nell’ambiente, in primis da Max Verstappen.

Charles Leclerc può lasciare la Ferrari nel 2022: ecco perché

Nonostante i riconoscimenti ricevuti dal sette volte campione del mondo, la Mercedes ha continuato la sua protesta, anche attraverso un silenzio assordante. Secondo quanto riportato dal magazine RaceFans, il team teutonico ha rifiutato di partecipare alla consueta sessione fotografica ufficiale della FIA come squadra campione della Coppa del Mondo Costruttori. La casa tedesca ha vinto anche il campionato di Formula E per la prima volta nella sua storia. Per ora tutto tace. La Mercedes, prima o poi, scioglierà le sue riserve con il rischio di una figura altrettanto storica come i suoi primati nel motorsport.

Impostazioni privacy