F1, Mick Schumacher è al settimo cielo: arriva la svolta

Il pilota della Haas, Mick Schumacher, ha completato i test in Bahrain con un certo ottimismo. Domenica prossima, sullo stesso tracciato, inizierà il campionato 2022.

La 73ª stagione della storia della F1 è alle porte. Il prossimo weekend i 20 piloti del circus saranno protagonisti a Sakhir, sul Bahrain International Circuit. Per Mick Schumacher sarà l’occasione di mettere in mostra tutto il suo potenziale dopo un 2021 di ambientamento nel team Haas. Il tedesco ha dimostrato di essere un pilota costante e in grande crescita, nonostante i limiti della VF21.

Mick Schumacher (Ansa Foto)
Mick Schumacher (Ansa Foto)

Il figlio del Kaiser ha corso, nella passata stagione, su una Haas non all’altezza dei competitor, che è diventata fanalino di coda in quasi tutti gli appuntamenti del mondiale. Il campione 2020 della F2 non si è perso d’animo e ha continuato a mantenere un grande ottimismo. Non ha marcato punti, ma ha fatto capire a tutti che non è arrivato in F1 solo grazie al cognome che porta. La scuderia statunitense ha deciso di puntare tutto sul 2022, non sviluppando la vettura 2021.

Nella passata stagione la Haas si è presa dei grossi rischi, promuovendo due esordienti. Per anni la squadra aveva potuto fare affidamento sulle performance di due veterani come Romain Grosjean e Kevin Magnussen. Mick Schumacher e Nikita Mazepin hanno sfruttato, entro i limiti di un mezzo limitato e limitante, il campionato scorso per mettere sulle spalle chilometri e cercare di imparare più possibile in un anno di transizione. L’invasione russa in Ucraina ha segnato l’inizio della fine del rapporto tra Mazepin e il team, venendo meno l’accordo con lo sponsor russo. Appiedato Nikita, la Haas ha richiamato prontamente Kevin Magnussen.

La speranza di Mick Schumacher

Il vincitore nel 2018 della F3 europea e nel 2020 della Formula 2 ha le idee chiare sul suo futuro. Nonostante una Haas poco competitiva lo scorso anno, non ha mai attaccato la squadra o fatto emergere malesseri. Il tedesco ha un sogno ed è quello di emergere in Formula 1 e farsi notare dai vertici della Ferrari. Dal 2019, infatti, il figlio del Kaiser fa parte della FDA. Il Cavallino oggi può contare su due piloti di grande affidamento, come Charles Leclerc e Carlos Sainz ma il futuro è una pagina bianca tutta da scrivere.

Mick ha dimostrato di essere un giovane che impara in fretta e, per di più, anche molto corretto in pista. Nonostante i limiti della VF21 ha fatto meglio del suo ex teammate Nikita Mazepin. Entrambi hanno concluso a zero la scorsa stagione, ma il tedesco ha dimostrato di poter fare la differenza in termini di performance, specialmente in qualifica. E’ stato, fra l’altro, uno dei piloti meno penalizzati nel 2021. Nei test in Bahrain il suo nuovo compagno di squadra ha fatto segnare il miglior tempo nel day 2, lanciando un messaggio importante. La Ferrari, probabilmente, ha lanciato in esplorazione sia l’Alfa Romeo che la Haas, motorizzate Ferrari, dando un po’ di cavalleria anche a Mick, secondo nel giorno finale dei test.

Il bilancio dei test è super positivo. Come riportato da Speedweek il tedesco ha dichiarato: “I progressi sono davvero notevoli, ma sfortunatamente non sono stato in grado di guidare così tanto finora. Quindi spero di riuscire a recuperare il ritardo nella lunga sessione“. Così è stato, dato che Mick è rimasto due ore in più in pista rispetto agli altri piloti. Il ritardo causato dall’aereo cargo guasto è stato colmato nel finale con un bel 1:32.241 (C4). Dopo 85 giri e il secondo miglior tempo, il figlio del barone rosso ha spiegato: “Non abbiamo guidato quanto avremmo voluto. Ma la cosa più importante è che siamo veloci. Abbiamo una buona macchina con cui lavorare. Possiamo esserne orgogliosi“.

Il team principal della Haas, Gunther Steiner, ha aggiunto: “Abbiamo avuto dei problemi, ma siamo anche riusciti a fare dei buoni giri, è stato un momento difficile, ma buono. Ora non vediamo l’ora che arrivi la prima gara. Abbiamo ancora del lavoro da fare perché abbiamo avuto alcuni problemi di stabilità. Sono piccole cose che dobbiamo sistemare per iniziare il primo weekend di gara nel miglior modo possibile“.

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