F1, “Perez non merita la Red Bull”: arriva l’accusa dal collega

Sergio Perez si appresta ad affrontare la sua dodicesima stagione in F1, la seconda in Red Bull. Tuttavia, le critiche su di lui non mancano.

Nella giornata di domani, la Red Bull presenterà la prima F1 ad effetto suolo della sua storia. Alle ore 17, Max Verstappen e Sergio Perez toglieranno i veli alla nuova RB18 motorizzata Honda, che secondo le indiscrezioni dovrebbe confermarsi al top del Circus senza particolari patemi d’animo.

F1 Sergio Perez (GettyImages)
F1 Sergio Perez (GettyImages)

L’attesa è forte per scoprire il nuovo gioiello di Adrian Newey, che avrà l’arduo compito di difendere il titolo conquistato dal fenomeno olandese poco meno di due mesi fa. Il 12 dicembre è stato un giorno storico per il team di Milton Keynes, in cui Super Max è diventato il primo pilota proveniente dall’Olanda a mettere le mani sull’iride piloti.

La Red Bull non ha completato il filotto facendosi sfuggire l’alloro costruttori, che manca ormai dal 2013. La Mercedes lo ha conquistato per l’ottavo anno consecutivo grazie ad un miglior lavoro di Valtteri Bottas rispetto a Sergio Perez, che ha tentato di farsi perdonare con un gran gioco di squadra ad Abu Dhabi. Il messicano è stato bravissimo nel “fermarsi” rallentando Lewis Hamilton, per poi ritrovarsi ritirato per un guaio tecnico.

La F1 ci ha regalato una stagione da brividi, ma Perez è ben cosciente che nel 2022 dovrà dare molto di più. Tralasciando la fortunosa vittoria di Baku, maturata grazie al ritiro del compagno di squadra per una foratura, Checo ha ottenuto la miseria di quattro terzi posti, mentre il compagno di squadra ha quasi chiuso sempre sul podio. Il gap in classifica tra i due è stato di ben 205 punti, una differenza che non si era mai vista tra due teammate.

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F1, Sergio Perez accusato di non meritare la Red Bull

Su Sergio Perez ci sono state molte discussioni in questo 2021, ma Helmut Marko e Christian Horner hanno deciso di confermarlo senza troppi patemi d’animo. Il messicano sarà ancora a bordo della Red Bull nel prossimo mondiale di F1, con la speranza che le sue prestazioni migliorino.

In passate, anche al debutto con la Sauber nel 2011 o con la Force India nel 2014 aveva subito il confronto con il compagno di squadra nell’anno d’arrivo, per poi salire in cattedra dalla stagione successiva in avanti. Battere uno come Max Verstappen sarà probabilmente impossibile, ma fornire un aiuto maggiore al team nella lotta al costruttori è l’obiettivo minimo.

La F1 è un mondo crudele e gli addetti ai lavori spesso lanciano delle vere e proprie frecciate, così come è avvenuto nel podcast di “RacingNews365“. Nel programma olandese, l’ex pilota Tom Coronel ha sentenziato: “Sono piuttosto d’accordo con chi dice che Sergio Perez non merita il posto in Red Bull. Credo che spetti a Pierre Gasly, che proviene dallo junior team e che di testa è maturato moltissimo. Oggi è un altro pilota“.

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Sia Perez che Gasly hanno avuto i loro problemi con l’assetto della Red Bull. Tuttavia, credo che chiunque venga messo al fianco di Verstappen venga sconfitto sonoramente, trovandosi lontano di sei decimi in ogni sessione. Anche con Yuki Tsunoda non cambierebbe nulla. Nessuno è al suo livello“.

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