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F1, i team hanno sottovalutato un problema: Binotto fa un’ammissione

Binotto da Barcellona parla di un problema che si sta verificando nel corso dei test di F1 e che riguarda non solo la Ferrari.

La Ferrari e le altre scuderie hanno cominciato a saggiare il comportamento delle nuove monoposto sulla pista di Barcellona. Dopo tanto lavoro in galleria del vento e al simulatore è finalmente venuta l’ora di vedere il risultato del lavoro fatto applicando il nuovo regolamento tecnico introdotto dal 2022.

Mattia Binotto (Ansa Foto)

Fondamentale percorrere più chilometri possibili e raccogliere una mole elevata di dati per lo sviluppo. Ciascuna macchina, ovviamente, andrà migliorata e affinata in vista dell’inizio del campionato. Ci sono pochi giorni a disposizione e bisogna dare il massimo per limitare i difetti ed effettuare progressi.

Un problema che è stato finora riscontrato nei primi due giorni a Barcellona c’è il porpoising, ovvero un movimento oscillatorio verticale che si genera al crescere della velocità e che deriva da uno stallo aerodinamico legato all’avvicinamento del mainplane dell’ala anteriore all’asfalto. In rettilineo è il momento nel quale questo fenomeno si può notare maggiormente.

Ferrari F1, Binotto parla del problema del porpoising

Mattia Binotto in un’intervista riportata dai colleghi di Motorsport.com ha avuto modo di parlare proprio del porpoising, facendo un’ammissione: “La maggior parte di noi ha sottovalutato questo problema. Siamo in fase di apprendimento. Sono sicuro che arriveremo a una soluzione, ma non sappiamo quanto tempo servirà. Chi ci arriverà prima, godrà di un vantaggio non da poco”.

I team sono già impegnati per risolvere questa problematica. Probabilmente il terzo e ultimo giorno di test a Barcellona non basterà. Serviranno anche le giornate in Bahrain per trovare il modo di limitare il porpoising, fenomeno delle nuove monoposto a effetto suolo.

Una squadra che sta lottando molto con tale problema è l’Alfa Romeo, scuderia motorizzata Ferrari. Il team principal Frederic Vasseur ha spiegato che in galleria del vento e al simulatore è complicato replicare determinati movimenti della vettura, ma è fiducioso per il futuro: “Sono sicuro che dopo tre o quattro gran premi non se ne parlerà più”.

Le scuderie dovranno lavorare sodo per giungere quanto prima a una soluzione e non essere troppo condizionate quando si tratterà di iniziare i weekend di gara. Ciascuna spera di sistemare tutto prima di iniziare il campionato, vedremo se qualcuna ci riuscirà e quali eventualmente rimarranno indietro. Pure il tipo di pista potrebbe incidere, pertanto può servire del tempo per risolvere la questione.

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