Ferrari, Todt torna? Ecco che tipo di ruoli potrebbe svolgere a Maranello

La Ferrari si prepara al 2022 e continua a far discutere l’eventuale ritorno di Jean Todt. Scopriamo tutti gli scenari sul tavolo.

Jean Todt (Getty Images)
Jean Todt (Getty Images)

In casa Ferrari c’è un moderato ottimismo in vista della prossima stagione, quella che segnerà l’avvento della più grande rivoluzione della storia. Le nuove monoposto saranno un taglio netto con quelle che abbiamo visto per l’ultima volta in pista due settimane fa ad Abu Dhabi, con prestazioni che dovrebbero essere ridotte di circa cinque secondi.

Le novità più grandi prevedono il ritorno all’effetto suolo, pneumatici con cerchioni da 18 pollici ed una sorta di copriruota su quelle anteriori e, si auspica, una maggiore facilità nei sorpassi grazie al taglio del carico aerodinamico. Sostanzialmente, si parte da un foglio bianco, e l’unico elemento di continuità con il 2021 saranno le power unit. I motori saranno ovviamente aggiornati prima del congelamento, con il prossimo cambiamento epocale riguardante le unità propulsive che è previsto per il 2026.

La Ferrari, come si dice da circa un anno e mezzo, ha puntato tutto sulle nuove regole per tornare davanti. I piloti sono una certezza, dal momento che il talento di Charles Leclerc e la costanza di rendimento di Carlos Sainz necessitano soltanto di una monoposto competitiva per mettere pienamente in luce le loro qualità.

Negli ultimi giorni, a Maranello sono stati ufficializzati i nuovi sponsor. Dopo quattro anni di assenza, tornerà sulle monoposto rosse la dicitura “Santander“, banca spagnola attratta dalla presenza di Sainz. La partnership tra il Cavallino ed il banco iberico era durata per ben otto stagioni, tra il 2010 ed il 2017, a seguito dell’ingaggio di Fernando Alonso all’inizio del decennio scorso. Poco fa, la rossa ha annunciato anche un nuovo partner, vale a dire “Velas” brand specializzato nel settore delle blockchain.

Tornando ai discorsi prettamente sportivi, continua a bollere in pentola l’ipotesi di rivedere Jean Todt con i colori del Cavallino, dopo il lungo mandato di presidente della FIA che era iniziato nel 2009, conclusosi da poco meno di un mese. Il manager francese non ha dato conferme in una recente intervista, ma non ha neanche smentito categoricamente.

F1, il dramma di Adrian Newey: l’ingegnere ha rischiato di morire

Ferrari, ecco dove potrebbe operare Jean Todt

La Ferrari, come ha detto Arturo Merzario nelle ultime ore, necessita di un uomo forte al comando, ma anche di ingegneri stranieri come ai tempi di Rory Byrne e Ross Brawn. Ai tempi dell’era di Michael Schumacher, Jean Todt era il team principal, ed era stato in grado di costruire una squadra forte che aveva monopolizzato per anni la F1.

Secondo il giornalista britannico Joe Saward, il manager francese verrà annunciato come Super-consulente di Maranello già ad inizio 2022, e sarà presente in pista in quasi tutte le gare. Il suo impegno sarà legato sia alla Scuderia che al settore automobilistico, che riguarda la produzione e la vendita.

Gli NFT sbarcano in F1: a lanciarli ci pensa l’Autodromo di Monza

La Ferrari, con Jean Todt, vuol fare le cose in grande, affidandogli un ruolo nei due settori più importanti, la F1 ed il prodotto stradale. Per il momento, tutto ciò resta legato ad indiscrezioni, ma le voci aumentano di giorno in giorno ed i tifosi sognano. La rossa deve tornare grande, e la presenza di un personaggio del suo calibro aumenterebbe il blasone del team più famoso del mondo.

Impostazioni privacy