Haas dal fondo al top della F1: ecco qual è il loro segreto

Il GP del Bahrain ci ha regalato diverse sorprese. Dalla doppietta Ferrari al recupero di squadra da fondo gruppo. Tra queste la Haas.

Il prossimo round di Jeddah potrà darci una conferma di ciò che abbiamo visto sul Golfo. Di certo sul circuito di Sakhir di eventi sorprendenti se ne sono verificati parecchi, a partire da una Ferrari non solo vincente, ma anche in grado di fare doppietta, piuttosto che i suoi clienti capaci di raggiungere la top 10.

Gunther Steiner (Haas Twitter)
Gunther Steiner (Haas Twitter)

Il caso Haas, in particolare, è davvero strabiliante se si pensa che fino ad Abu Dhabi viaggiava in fondo griglia, sola solissima, con zero punti in classifica. Se poi a ciò si somma il travaglio per il caso Mazepin seguito allo scoppio della guerra in Ucraina, il quinto posto di Magnussen ha ancora più dell’incredibile.

Lo sa bene Gunther Steiner che estasiato da un risultato ampiamente al di sopra delle attese ha parlato addirittura di un sogno diventato realtà.

Il miracolo Haas, in pochi mesi la rivoluzione

Analizzando la prestazione del danese che ha regalato al team un piazzamento in top 5 e il terzo posto nella generale costruttori, il dirigente meranese ha rivelato che la sensazione che si potesse raccogliere qualcosa di pesante era già emersa nelle qualifiche.

“La squadra non ha sbagliato nulla. Tutto è stato preparato molto bene”, ha analizzato a Motorsport.com.

Per il momento la strategia di rinunciare al 2021 per investire tutto sul 2022 pare aver pagato. “Non credo che resteremo lì davanti a lungo, ma per adesso godiamo. Negli ultimi due anni abbiamo dovuto tirare avanti. Adesso siamo tornati!“.

Un ribaltamento sudato e probabilmente insperato anche alla luce delle tante difficoltà economiche emerse in tempo di pandemia e non solo.

Nel 2018 avevamo chiuso in quinta posizione ed eravamo competitivi, mentre nel 2019, con una vettura non competitiva la gente ha cominciato a perdere fiducia. Si è iniziato a parlare di vendita della scuderia ed altre assurdità, invece siamo ancora qui“, lo sfogo condito da un certo orgoglio.

Va detto che l’esito dell’appuntamento d’apertura del campionato è stato influenzato dal doppio ritiro delle Red Bull. In ogni caso l’obiettivo resta quello di non allontanarsi troppo dalla zona podio.

Non dobbiamo sederci sugli allori perché anche l’Alfa Romeo pare essere molto forte”, ha quindi spronato i suoi. “Dobbiamo continuare a lavorare e a migliorare la monoposto con le evoluzioni. Sono comunque abbastanza sicuro che proseguiremo ad andare a punti”, ha concluso ottimista.

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