Joan Mir lascia la Suzuki? Ecco come va la trattativa

Joan Mir al centro delle voci di mercato alla vigilia dei primi test a Sepang. Tra Suzuki e il pilota inizia un lungo tira e molla.

Al centro dell’attenzione nel paddock della MotoGP c’è Joan Mir, il campione 2020 non è per nulla soddisfatto dell’ultima stagione con il team Suzuki Ecstar. Dopo l’addio del team manager Davide Brivio resta un vuoto incolmabile all’interno della squadra che nessuno vuole pronunciare, ma è evidente. Gli aggiornamenti tecnici sono arrivati con estremo ritardo nel corso del 2021, esemplare il caso del dispositivo holeshot.

Joan Mir (GettyImages)
Joan Mir (GettyImages)

Nessuna vittoria, ma sei podi e un terzo posto finale da cui provare a ripartire. Il test di Sepang si rivelerà utile non solo per conoscere il potenziale della GSX-RR 2022, ma anche per iniziare a preventivare il suo futuro. Con un contratto in scadenza nel 2022 ogni scenario è possibile e le voci di un possibile approdo in Repsol Honda al fianco di Marc Marquez si intensificano, sebbene non ci siano conferme ufficiali. Tutto dipenderà dai risultati delle prime gare: Pol Espargarò rischia di restare senza una sella qualora dovesse lasciare la RC213V a fine campionato.

Joan Mir e l’incognita mercato

Da tempo Joan Mir non ha remore a parlare dei problemi interni al team. Un modo per tirare la corsa sul tavolo delle trattative. Dopo l’addio di Davide Briviosicuramente la squadra è cambiata un po’. Sahara ha dovuto assumere il lavoro e il ruolo di Davide oltre a continuare i suoi doveri – ha spiegato a Speedweek.com -. Per lui è stato davvero difficile. Anche altre persone hanno dovuto svolgere mansioni che in realtà non rientravano nei loro compiti. Credo che un team manager aiuterebbe a mettere tutto al posto giusto. Ne abbiamo bisogno, questo è certo“.

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Nei test Irta di Sepang proverà la nuova moto già sperimentata a Jerez lo scorso novembre. Un bel passo avanti, ma non è certo che sia la chiave di svolta per il rinnovo tra Joan Mir e Suzuki. “Ho espresso la mia opinione alla Suzuki, ma a resta tra me e loro. Comunque mi fido di loro”, ha sottolineato il campione maiorchino.

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La Casa di Hamamatsu spinge per blindare il suo pilota, ma la trattativa non sarà per nulla facile. Sarà un tira e molla fino al momento della scelta finale di mettere nero su bianco, ma fino ad allora tutto è possibile. “È un gioco. Se sei in una buona posizione, puoi aspettare e poi decidere. Se non lo sei, allora vuoi firmare il prima possibile. Ogni pilota ha un approccio diverso. Quindi devi aspettare e vedere cosa succede“.

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