MotoGP, la KTM si scaglia ancora contro Ducati: ecco perché

Beirer ha esposto la posizione di KTM, contraria al nuovo abbassatore introdotto da Ducati per il 2022.

Già prima della partenza del nuovo campionato MotoGP si sono innescate alcune polemiche. Nel mirino il nuovo abbassatore anteriore che la Ducati ha portato già nei test.

Ducati, Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia (Ansa Foto)

L’ennesima innovazione della casa di Borgo Panigale, che continua a studiare soluzioni per essere più competitiva possibile in pista. Tuttavia, la concorrenza ha subito espresso dei dubbi sul nuovo dispositivo introdotto.

Dubbi che poi si sono trasformati in una richiesta ufficiale di abolizione. Yamaha, Honda, Suzuki, KTM e Aprilia pretendono che dal 2023 non si possa utilizzare un simile abbassatore. Toccherà alla GP Commission esprimersi. Ovviamente il team bolognese non è affatto contento di questa presa di posizione compatta dei rivali.

KTM, Beirer spiega il no al nuovo abbassatore Ducati

Pit Beirer in un’intervista concessa a Speedweek ha spiegato cosa abbia portato la KTM a schierarsi contro la novità tecnica presentata dalla Ducati: “Abbiamo preso una decisione chiara contro questo dispositivo. Un anno e mezzo fa discutemmo se introdurre o meno qualcosa del genere. Ci sarebbe una piccola scappatoia nel regolamento per farlo. Abbiamo scelto di non farlo, i piloti hanno già abbastanza pulsanti e opzioni di regolazione”.

Beirer, direttore del reparto motorsport di KTM, tira in ballo anche una questione di sicurezza per quanto riguarda la scelta di dissentire in merito all’introduzione di tale abbassatore anteriore: “Abbiamo già moto che vanni a 362 km/h, cosa vogliamo ottenere? Siamo già troppo veloci e le barriere non sono progettati per urti a 362 km/h. Siamo al limite e non vogliamo andare ancora più veloce”.

Il dirigente austriaco è molto chiaro. Con il dispositivo Ducati c’è più pericolo, sia perché si va più veloci sia perché i piloti hanno un comando in più a cui prestare attenzione: “Siamo contrari solo per motivi di sicurezza. Scopriremo durante l’anno se questo abbassatore funziona davvero, però noi non lo vogliamo. Siamo in cinque su sei produttori

Ad ogni modo, il team di Borgo Panigale sicuramente potrà utilizzare il nuovo holeshot per tutto il 2022 perché per una modifica immediata del regolamento servirebbe l’unanimità dei costruttori. Beirer conferma che al massimo per il 2023 il dispositivo può essere bandito: “Il permesso per questo sistema scade nel 2022, possiamo fermarlo per il prossimo anno”.

Ora la Grand Prix Commission dovrà esprimersi sull’argomento. Tale organismo comprende Dorna, IRTA, FIM e MSMA. La sensazione è che Ducati alla fine dovrà rinunciare all’innovazione tecnica portata.

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