Morte nel calcio. Al fischio finale c’è solo spazio solo per lacrime e dolore. Tifoso dell’Arsenal è morto di Covid.
![Lutto nel calcio (AdobeStock)](https://www.chepoker.it/wp-content/uploads/2021/07/Calcio-in-lutto-AdobeStock.jpg)
Perchè certe sconfitte, quelle più dure da digerire, sono quelle che alla fine non ti danno una seconda possibilità. Quelle dove la partita di ritorno, la rivincita, non esiste.
Commozione e dolore in Gran Bretagna in queste ore per la morte di un popolare tifoso dell’Arsenal che aveva assistito alla finale dell’Europeo a Wembley. Era già vaccinato. Si è ammalato di nuovo di Covid ed è morto.
La vita non fa sconti, il calcio invece concede mille altre possibilità. Nuovi talenti emergono, pronti a riscrivere la storia, laddove i loro predecessori hanno fallito.
Lui ha 39 anni quel giorno di poche settimane fa ed era a Wembley con i suoi amici più cari, e sperava di coronare un sogno. La sua Inghilterra voleva, poteva entrare nella storia. Londra era in fibrillazione, una nazione intera incitava i suoi beniamini. Poi la lotteria dei rigori, i sorrisi degli “odiati italiani”. La vittoria dell’Europeo finisce nelle mani degli avversari.
Dramma nel calcio: il tifoso non ce l’ha fatta
E’ un tifoso dei Gunners, il glorioso Arsenal è la sua vita, lo conoscono tutti. Non si perde una partita. E ora ci crede, sogna che Keane e compagni possano fare l’impresa davanti al pubblico di casa.
Si sente sereno, è vaccinato. Il Covid non può colpirlo. Gli amici che erano con lui raccontano che urlerà fino alla fine con quanto fiato aveva in gola per i suoi colori. Alla fine solo rimpianti. Ma va bene così, lui c’era, lui non ha mai lasciato soli i ragazzi di Southgate.
Ma il nemico subdolo e invisibile perfora anche lo scudo più potente. Il ragazzo è fragile si ammala di Covid nonostante sia vaccinato. E non ce la farà a vincere la battaglia più importante.
Tutti lo conoscevano, e sui social serpeggiano commozione e incredulità. Quanti commenti per ricordarlo, quante persone oggi lo piangono!
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Aveva subito un trapianto di rene ed era un soggetto fragile. Assumeva farmaci immuno-soppressori. Lo raccontano così gli amici più cari. Il nuovo contagio non gli ha dato scampo.