Lando Norris ci mette la faccia e prova a spiegare la brutta performance delle McLaren, alla prima uscita in Bahrain.
La prima Gara della stagione di Lando Norris, è stata una di quelle dove la vettura finisce davvero nel dimenticatoio. I colori arancione ed azzurro, sono stati a stento intravisti da chi ormai conosceva già podio e vetture che erano andate a punti, mentre la McLaren numero 4, tagliava il traguardo da quindicesima. Una brutta sensazione per il classe ’99, che nella scorsa stagione, salvo un ritiro, non è mai andato al di sotto della quattordicesima posizione. Cosa sta succedendo?
Il pilota inglese ha fatto capire a chiare lettere di voler essere il numero uno in McLaren, ed effettivamente per ora, non è che Ricciardo abbia fatto meglio del compagno di team, posizionandosi soltanto in quattordicesima fila. Tempi lontani, da quando l’australiano e il britannico, facevano doppietta a Monza con la MCL35M, eppure anche a Woking parevano entusiasti del cambio di regolamento. A vederla in pista, sembrerebbe che soprattutto i freni manchino di affidabilità in pista, ma a quanto pare, la nuova McLaren, ha ancora tanto da aggiustare.
E dire che pochissimi giorni fa, lo stesso Norris dava la McLaren come possibile outsider del Mondiale, ed anche se, certo, i tempi non sono ancora maturi per dire il contrario, almeno al momento pare che per conquistare punti, i meccanici abbiano tanto da sudare sulla carrozza arancioazzurra. Bella nei colori, quanto incontrollabile in pista, la monoposto non ha soddisfatto il nativo di Bristol, che dopo la Gara ha dichiarato: “Ci manca molto in termini di carico aerodinamico. Al volante c’è sovrasterzo, sottosterzo, molte altre cose, penso che questo sia il problema, abbiamo bisogno di più traino posteriore e anteriore”.
Norris però ha anche preferito non gettare benzina sul fuoco, per quanto riguarda il futuro. Ha detto, probabilmente per non far preoccupare i tifosi, che la Gara non è stata così brutta quanto è sembrata, semplicemente rispecchia il momento che sta vivendo il team e fin dove è arrivato al momento. Certamente non lontano, ma questo non c’è bisogno di sentirlo pronunciare al fuoriclasse ventiduenne. Lo stesso pilota non ne fa un dramma e spiega che non succederà tutto in una settimana, ma il tempo per capire cosa non va e migliorarlo, c’è, ovviamente.
Il pilota inglese, si dice sicuro del lavoro che verrà fatto a Woking, probabilmente anche per mettere un po’ di pressione a chi ora, dovrà fare le cose in fretta, ed intanto, anche Andreas Seidl pare aver capito che la vettura, non è certo completa: “È stato deludente e doloroso per la squadra e i nostri tifosi. Guardiamo in dettaglio il motivo per cui non siamo competitivi e lavoreremo il più duramente possibile per trovare prestazioni in macchina il più rapidamente possibile“, ha affermato.
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