Che il grande giorno del ritorno al successo della Mercedes sia vicino? La dirigenza del team dà l’appuntamento ai tifosi a Silverstone.
E pensare che fino all’Azerbaijan era nella palta fino al collo, impossibilitata a lottare con Red Bull e Ferrari. Poi, all’improvviso, la Mercedes si è risvegliata. E’ bastata una normativa FIA dedicata alla risoluzione del porpoising per mandare in archivio tutte o quasi le preoccupazioni patite da inizio anno.
Miracolo e aiutino consapevole da parte dell’ente controllore, certo è che a Stoccarda il clima è cambiato completamento. Se a Baku la gara era terminata con un Hamilton dolorante, incapace di scendere dalla sua W13 se non con molta fatica, solo una settimana dopo in Canada, la scena presentatasi davanti agli occhi degli spettatori è stata abbastanza differente, con Russell a festeggiare sul podio e Lewis quarto, fresco come una rosa.
Non bastasse, in prospettiva Regno Unito, l’ambizione è ancora più alta. Il grande lavoro effettuato soprattutto a Brackley dove la Stella si occupa del telaio della monoposto, avrebbe portato così ampi miglioramenti da consentire ai due britannici di potersi giocare la prima piazza.
Saltellamenti, mal di schiena e scarso spunto sono diventati materia del passato. E a quanto pare dovremmo considerare superata pure la risata imbarazza di Ham quando, giusto alla fine delle prove libere di Montreal, descriveva la sua vettura come una sorta di catorcio ambulante.
Ad approcciare il round di Silverstone con fiducia nel colpaccio ci ha pensato James Allison. L’uomo dietro al disegno estremo dell’auto 2022, con quelle pance ridotte all’osso, si è detto convinto che il peggio sia superato e che ora si possa solamente raccogliere.
“In fabbrica nessuno osa dirlo, ma siamo cautamente ottimisti circa la chance di avere un weekend più competitivo di quelli recenti“, ha affermato sorridendo l’ingegnere a Sky F1.
“Alcuni tratti del circuito delle Midlands ci favoriscono anche se non disponiamo ancora di un pacchetto in grado di combattere per le primissime piazze“, ha proseguito nell’analisi. “Ritengo tuttavia che, se riusciremo a domare le curve più veloci e in particolare la Maggots e la Becketts, potremo fare davvero bene. Poi, se l’equipe austriaca dovesse incappare in qualche guaio, potrebbe andarci ancora meglio“, ha aggiunto non negando di sperate in qualche noia altrui.
Come ovvio che sia, l’unico esito più soddisfacente di una mera top 3 sarebbe il gradino più alto. “Dovesse succedere mi metterò a piangere perché sarebbe fantastico“, ha infine ammesso il 54enne. “Sarebbe la prova che la macchina sta guarendo. Quindi, dita incrociate!“.
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