Mercedes, segnali dal futuro: a Monza arriva la “rivelazione” per il team

Il podio di Russell nel GP d’Italia ha soddisfatto la Mercedes ma al tempo stesso ha fatto capire qualcosa sul futuro del team.

A Monza il “fattaccio” della Safety Car che ha impedito un finale emozionante sembra aver cancellato in buona parte lo svolgimento di un GP che fino al giro 47 aveva dato grandi emozioni. Non solo perché la lotta tra Max Verstappen e Charles Leclerc, i due rivali della stagione, anche in Italia si è ripetuta, ma anche per i sorpassi che si sono visti in pista. Protagonista su tutti Carlos Sainz Jr, che partito dal fondo ha dato vita a una rimonta entusiasmante, culminata poi con il quarto posto conclusivo. Segno che la Ferrari sul circuito brianzolo era in forma come non le accadeva da tempo.

La Mercedes a Monza (ANSA)
La Mercedes a Monza (ANSA)

E proprio questo particolare sembra aver rianimato il team di Maranello, che dopo prove incolori dalla Francia in poi sembrava aver ceduto di schianto allo strapotere del campione del mondo e della Red Bull, subendo anche la rimonta di una Mercedes che, dopo una prima parte di stagione in grande difficoltà, ha inanellato una serie di risultati utili che le hanno permesso di mettere tra sè e la Rossa solo una trentina di punti.

Proprio le prestazioni della scuderia anglo-tedesca in Italia devono far riflettere. Le ultime gare infatti hanno mostrato una Mercedes sugli scudi, ancora indietro magari sul giro secco ma molto consistente sul ritmo gara. In Olanda, per la prima volta, si è quasi materializzato quanto predetto a inizio stagione dal team principal Toto Wolff, ossia che una vittoria sarebbe arrivata prima della fine del campionato. Ma vuoi la fortuna sfacciata di Verstappen, vuoi anche gli errori al muretto box Mercedes, l’occasione è andata perduta, lasciando comunque sensazioni positive a tutto il team.

Mercedes, i perché di una vittoria che manca

I risultati ottenuti finora infatti sono incredibili. Una vettura rivoluzionaria la W13, ma davvero complessa da far rendere al meglio, tanto che la prima parte di stagione è stata decisamente al di sotto delle aspettative. Fin dal principio la Mercedes infatti si è tirata fuori dalla lotta per il Mondiale, alla continua ricerca di come diventare competitiva, senza una chiara strada da seguire. Qualche exploit è arrivato, ma per meriti di una squadra che, nonostante tutto, sa come lottare per un podio e approfittare dei regali altrui.

Monza ha però riportato sulla terra George Russell, Lewis Hamilton e tutta la squadra. A partire da Toto Wolff. Infatti è parso chiaro che la Mercedes è si competitiva ora, ma ancora non ai livelli di Red Bull e Ferrari. Ha senz’altro recuperato e superato le due seconde guide, ma per battere quei due lì davanti ce ne vuole ancora e sembra difficile che possa arrivare il colpo da qui a fine anno. Anche perché, come ha sottolineato il boss tedesco, ce ne saranno ancora di piste su cui la W13 soffrirà.

“Sono contento perché sul podio riusciamo ad andarci sia quando siamo veloci che quando siamo lenti”, ha detto con un pizzico di malizia Russell a Monza, e questo è vero. Ma la vittoria è ancora distante. E forse servirà davvero resettare a fine stagione e ripartire quasi da zero nel 2023. Perché c’è anche un altro aspetto che ha inciso e sta incidendo ancora in questo 2022 Mercedes: Abu Dhabi. I fatti avvenuti nell’ultimo appuntamento iridato del 2021 continuano a tormentare team principal, team e piloti. Lo ha ammesso Wolff e chiaramente lavorare in un clima simile non deve essere stato affatto bello. Solo con un nuovo inizio si può ripartire forti. E chissà che questa lezione la Mercedes l’abbia capita veramente.

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