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Mercedes, scoppia un nuovo caso power unit: in arrivo un’altra penalità?

La Mercedes è tornata ad avere la macchina migliore, ma i problemi al motore proseguono. Ecco la situazione ed i rischi per il gran finale.

Mercedes (GettyImages)

La battaglia tra Mercedes e Red Bull ci sta regalando un mondiale tiratissimo, come non accadeva da quasi un decennio. La rinascita del team di Milton Keynes ha costretto i campioni del mondo, dominatori incontrastati dell’era ibrida, a fare gli straordinari per portare la sfida sino in fondo.

Dopo il doppio successo di Max Verstappen ad Austin e Città del Messico, i favori del pronostico erano tutti indirizzati verso il fenomeno olandese. Una squadra abituata a vincere come quella della Stella a tre punte, tuttavia, è dura a morire. Sulla monoposto di Lewis Hamilton è stato montato il quinto motore endotermico in Brasile per dare tutta potenza, mossa che effettivamente ha pagato con una straordinaria rimonta tra Sprint Race e gara domenicale.

Questo propulsore, come svelato da Toto Wolff e dal sette volte campione del mondo, è stato poi smontato per il Qatar, dove è stato utilizzato quello introdotto in Turchia. Nonostante questo, la Mercedes ed il britannico non hanno avuto problemi a dominare la scena. Il “motorone” tornerà il prossimo fine settimana in Arabia Saudita, dove occorre la massima potenza.

Dal canto suo, anche la Red Bull ha diversi dubbi riguardo alla power unit. Verstappen sta correndo con la quarta unità sin dal Gran Premio di Russia, e da quel momento in poi non ha più sostituito alcun componente. La potenza del motore Honda ne ha sicuramente risentito nelle ultime gare, considerando il fatto che anche l’affidabilità è da preservare dopo tutti questi chilometri.

Mercedes, altri problemi per Bottas

Adrian Newey ed i suoi uomini potrebbero decidere di copiare la Mercedes montando un nuovo endotermico a Jeddah, pagando cinque posizioni di penalità in griglia ma potendo andare full power anche ad Abu Dhabi. Il team di Brackley ha invece riscontrato un nuovo problema a Losail, che non lascia tranquilli i tecnici diretti da James Allison.

La gara di Valtteri Bottas è stata compromessa da una foratura all’anteriore sinistra, occorsa poco dopo la metà gara mentre si trovava in terza posizione. Questo lo ha portato a finire nelle retrovie, per poi ritirarsi senza neanche tentare l’assalto al giro più veloce. L’abbandono sembrava giustificato dai danni provocati dalla gomma scoppiata, ma è poi emerso che il problema era di tutt’altra natura.

Rientrata in Inghilterra, la power unit è stata analizzata ed è emerso un piccolo guasto, relativo al pescaggio della benzina. Solitamente, problematiche di questo tipo si osservano nei test invernali, quando mancano pochi minuti al termine delle sessioni. Nel corso del mondiale, non è molto usuale fermarsi per un motivo simile, ma questo è invece accaduto allo sfortunato finlandese.

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A Brixworth, dove vengono prodotte le unità propulsive della Mercedes, stanno riparando il guaio, ed è probabile che in Arabia Saudita non ci saranno altre penalità. Ciò non toglie che l’affidabilità è stata una problematica importante nella seconda parte di stagione, che ha costretto il buon Valtteri a montare ben sei power unit pagando diverse posizioni di penalità. Per quanto riguarda Hamilton, il “full attack” verrà utilizzato già domenica prossima, per poi valutare rischi e benefici in vista di Abu Dhabi. La resa dei conti è vicina.

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