Il mondiale di F1 targato 2021 è il più appassionante da molti anni a questa parte. Lewis Hamilton e Max Verstappen si stanno sfidando a viso aperto, ed il gap tra i due in classifica è quasi nullo: il campione del mondo conduce con 246,5 punti, solo un paio di lunghezze di vantaggio sull’olandese. Il dato curioso è che Max ha dalla sua due successi in più, ma paga i numerosi ritiri. Mercedes e Red Bull arrivano in Turchia quasi alla pari a livello prestazionale, ed i dettagli faranno la differenza.
Il team di Brackley ha invece accumulato un buon gap nel mondiale costruttori, dove è al top con 397,5 punti contro i 364,5 degli anglo-austriaci. La differenza sta tutta nel pessimo rendimento di Sergio Perez, che dopo il successo a Baku ed il podio in Francia sembra essere entrato in una spirale negativo. Valtteri Bottas sta facendo il suo per quanto riguarda la sfida tra secondi piloti, anche se il suo futuro è già segnato visto l’arrivo in Mercedes di George Russell per il 2022. Il finlandese si può consolare con il passaggio in Alfa Romeo Racing.
La pista turca può tranquillamente rientrare tra le più belle e tecniche del campionato del mondo. Reintrodotta lo scorso anno a causa del calendario modificato per via del Covid, l’Istanbul Park è famoso per la difficile Curva 8, una lunga piega verso sinistra che con le monoposto attuali può essere fatta in pieno a circa 300 allora. In quel tratto, le forze sono superiori ai 5g su vetture e gomme. Un impegno notevole anche per il collo dei piloti.
La Mercedes, che storicamente si esalta sui tracciati dove sono presenti curvoni veloci, può partire leggermente avvantaggiata sulla rivale. Non bisogna però sottovalutare che la RB16B è divenuta competitiva ormai su quasi tutte le piste, grazie al gran lavoro di affinamento prodotto durante l’inverno dal team di Christian Horner. La freccia nera è cresciuta moltissimo da Silverstone in poi, grazie ad una ritrovata superiorità sul fronte della power unit.
Il lungo rettilineo che contraddistingue la quasi totalità dell’ultimo settore può essere terrà di conquista per la W12, ma la Red Bull può giocare bene le sue carte nel primo tratto. La scelta aerodinamica per le squadre è tendenzialmente quella di puntare su molta deportanza sulle ali, per tentare di limitare il degrado degli pneumatici che altrimenti risulterebbe molto elevato.
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Rispetto allo scorso anno c’è molto meno rischio di pioggia, ma i team dovranno praticamente lavorare alla cieca visto che il diluvio e le condizioni dell’asfalto del 2020 non hanno consentito di fare esperienza su questo tipo di tracciato. La Pirelli porterà le mescole C2, C3 e C4, per cui di un solo compound più duro rispetto a quelli più morbidi. Le temperature saranno attorno ai 25 gradi dell’aria per quanto riguarda sabato e domenica.
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