MotoGP, Brembo incorona la Ducati: i dati sono impressionanti

La Ducati Desmosedici GP22 è la miglior moto del lotto in un dettaglio. La casa di Borgo Panigale ha iniziato col piede giusto il Gran Premio di Spagna.

La Ducati si sta confermando la miglior moto della classe regina anche nel 2022. L’obiettivo del brand italiano era quello di garantire una continuità tecnica che permettesse ai centauri di lottare per la corona iridata. Dopo i successi nel 2020 e nel 2021 nella graduatoria dei team, il sogno è tornare sul tetto del mondo anche in classifica piloti, dopo il trionfo di Casey Stoner nel lontano 2007.

Ducati MotoGP Logo (Adobe Stock)
Ducati MotoGP Logo (Adobe Stock)

L’inizio di stagione è stato abbastanza anomalo per la squadra ufficiale che ha visto festeggiare i trionfi di Enea Bastianini del team Gresini sulla Desmosedici GP21. Il bolide dello scorso sanno ha lanciato la Ducati in vetta alla classifica costruttori con un vantaggio di 36 punti su Suzuki e KTM. La delusione è arrivata, sin qui, per i centauri della squadra corse ufficiali che non hanno ancora celebrato un trionfo.

Ci proverà Pecco Bagnaia nel Gran Premio di Spagna, dopo una pole position da applausi. Il pilota torinese, nel 2021, si era portato a casa quattro delle ultime sei gare, sfiorando la vittoria anche nella seconda tappa di Misano. Pecco non ha trovato il miglior feeling con la moto 2022. La Desmosedici non ha conservato quel vantaggio motoristico sul dritto che faceva la differenza sino allo scorso campionato. Le moto rivali sono cresciute moltissimo e la GP22 ha portato innovazioni che non hanno funzionato da subito.

Il giovane, prodotto dell’Academy di Valentino Rossi, ha dovuto provare tantissimi assetti nei test prestagionali e la situazione è stata un po’ confusionaria. La Rossa ha investito tantissimo sullo sviluppo dell’abbassatore anteriore, elemento che avrebbe dovuto fare una clamorosa differenza. I tecnici italiani hanno sempre portato straordinarie innovazioni che hanno fatto scuola. Nelle scorse stagioni novità come le ali o il cucchiaio avevano stravolto i paradigmi precedenti, ma dal prossimo anno sulla Desmosedici non potrà essere utilizzato il rivoluzionario dispositivo dell’abbassatore anteriore.

Ducati, al top in MotoGP

I tecnici di Borgo Panigale possono esultare per un’altra caratteristica della Desmosedici che fa una chiara differenza rispetto a tutte le altre moto della top class. Il circuito di Jerez de la Frontera, intitolato ad Angel Nieto, è un level 4 di difficoltà su 6 secondo la Brembo. Il tracciato presenta delle frenate molto impegnative. La potenza della frenata ha un impatto importantissimo perché si guadagna o si perde molto tempo sulla pista spagnolo. Un piccolo lungo può costare tanto in termini cronometrici.

La Brembo, attraverso le parole dell’ingegnere Brembo Andrea Bergami, ha stabilito che l’impatto frenante migliore “dipende non solo dal pilota, ma anche dalla moto che guida e in questo aspetto la Ducati è la moto che più aiuta il pilota. L’hanno evoluto così tanto da renderlo molto stabile, motivo per cui i piloti Ducati sono i migliori a frenare in griglia in questo momento. Jorge Martin o Jack Miller sono tra quelli che frenano più tardi”.

Jerez de la Frontera non è la pista più impegnativa, ma ha una forte frenata nelle curve 1, 6 e 13. È molto distribuita in termini di temperature dei freni, perché c’è distanza tra le frenate potenti. Quelle frenate sono impegnative perché arrivi molto velocemente e devi fermare molto la moto. A seconda di quanto bene frena la moto si perde o si guadagna tanto tempo”, ha sottolineato ad AS il centauro del team Ducati Pramac Jorge Martin.

Cinque piloti Ducati nei primi dieci in griglia in Spagna rappresenta un risultato ottimo, nonostante le difficoltà. Il vice campione del mondo 2020 ha girato in 1’36”170, rifilando ben 453 millesimi a Fabio Quartararo. Pecco ha siglato una pole importante perché sul tracciato spagnolo non sono semplici le manovre di sorpasso.

Alcune staccate sono davvero al limite, come ha confermato Jorge Martin. “La parte più delicata della frenata è l’entrata di curva. Frenare quando si è in rettilineo non è un problema, ma quando lo si fa in pendenza è più critica, si nota la sensibilità con il freno ed è dove fai il tempo. I freni di una MotoGP sono incredibili, per quanto tardi ti permette di frenare”. La Ducati ufficiale, infine, vuole cogliere un risultato molto prestigioso in Spagna, sfruttando al massimo la prima partenza al palo della stagione.

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