MotoGP, la Honda domina in una speciale classifica: è un vero disastro

I piloti della Honda si sono resi protagonisti di una stagione pessima, finendo per chiudere la stagione con un record terribile.

Marc Marquez (Getty_Images)
Marc Marquez (Getty_Images)

La Honda sembra essere scivolata in un vortice negativo dal quale non sarà facile uscire. Tutto è cominciato con l’infortunio a Jerez de la Frontera di Marc Marquez nel 2020. L’operazione all’omero destro ha fatto saltare allo spagnolo l’intero campionato scorso. Al suo posto in HRC hanno corso Alex Marquez, fratello minore di Marc, e Stefan Bradl, sostituto dell’otto volte campione del mondo spagnolo.

I risultati portati a casa dalla coppia sono stati al di sotto delle aspettative. Alex, al debutto in MotoGP, non è andato oltre due secondi posti, mentre Bradl ha ottenuto al massimo una settima posizione nel Gran Premio conclusivo in Portogallo. La Honda è scivolata nel 2020 al quinto posto nei costruttori. Il 2021 avrebbe dovuto riportare la casa di Tokyo ai vertici della top class, ma il recupero di Marc è stato lento e Pol Espargaró, nuovo compagno di squadra di Marc, non ha trovato il miglior feeling con la RC213V.

L’inizio di stagione è stato un disastro, Marc ha impiegato diverse gare per tornare vicino al suo stato di forma pre-Jerez. Il trionfo al Sachsenring del Cabroncito aveva ridato speranze alla Honda, sebbene la posizione in classifica costruttori fosse già compromessa. Solo nel finale di stagione Marquez ha trovato la giusta continuità, vincendo ad Austin e nel secondo appuntamento di Misano. Un nuovo infortunio, dipeso da una caduta in allenamento sulla moto da cross, ha rispedito lo spagnolo ai box con un problema di diplopia e la Honda nei guai.

Il record negativo in MotoGP della Honda

Marc Marquez Honda (Twitter)
Marc Marquez (Twitter)

La stagione 2021, alla fine, non è stata migliore di quella precedente senza Marquez. La casa giapponese ha chiuso al quinto posto in classifica costruttori con 214 punti, soli 44 in più del fanalino di coda Aprilia. Davanti alla Honda si sono classificate, in ordine, Ducati, Yamaha, Suzuki e KTM. Il dato sconcertante è il numero di cadute dei piloti dell’Ala Dorata.

Su 278 cadute totali in MotoGP 75 sono state dei centauri della Honda. Nessun team ha totalizzato un numero di incidenti maggiori nel 2021. Marc Márquez (22) e Pol Espargaró (20) nel team ufficiale; a cui vanno sommate le cadute del team LCR: Alex Márquez (19) e Takaaki Nakagami (12). Oltre alle due del tester Stefan Bradl. Marc Marquez, pur partecipando a soli 14 Gran Premi, si è confermato il pilota Honda con il maggior numero di tonfi, preceduto solo, nel computo generale, da Iker Lecuona del team KTM Tech 3 con 26. Il giovane spagnolo classe 2000, va sottolineato, non correrà più in MotoGP.

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La Honda RC213V del 2021 si è confermata essere una moto difficile da guidare su cui è molto facile cadere. Un quarto delle cadute (26%) in MotoGP ha visto protagonisti i piloti della casa giapponese. Rilevanti sono i dati che riguardano i due rivali alla corona iridata, Pecco Bagnaia e Fabio Quartararo. Entrambi sono scivolati in sole sette occasioni. La caduta di Fabio nel Gran Premio motociclistico dell’Algarve 2021 non ha avuto brutte conseguenze sul piano della classifica, essendosi già laureato campione del mondo. Decisamente più pesante fu il tonfo del ducatista Pecco Bagnaia a Misano che avrebbe potuto tenere aperto il mondiale. Nelle tre categorie del motomondiale sono state registrate 950 cadute in 18 round. In Moto3 sono avvenute 305 cadute, 367 in Moto2 e 278, invece, in MotoGP. La media è stata vicina rispetto a quella dell’anno precedente che si concluse con, complessivamente, 971 incidenti.

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