Bagnaia è l’erede di Valentino Rossi: dall’estero ne sono sicuri

Il pilota della Ducati, Pecco Bagnaia, ha vinto il suo primo GP della stagione sul tracciato di Jerez de la Frontera. Il suo mentore Valentino Rossi ha sempre creduto in lui.

Il Gran Premio di Spagna ha restituito ai fan della Ducati un grande Pecco Bagnaia. L’inizio di stagione da incubo può essere considerato accantonato per lasciar spazio ad una nuovo entusiasmante percorso. Il torinese aveva bisogno di una vittoria per dimenticare i risultati deludenti delle prime cinque gare. All’esordio in Qatar è caduto, finendo per franare su Jorge Martin del team Pramac. A Mandalika poi è arrivato un amarissimo quindicesimo posto.

Pecco Bagnaia Valentino Rossi (Ansa Foto)
Pecco Bagnaia Valentino Rossi (Ansa Foto)

La stagione è continuata con due quinte posizioni consecutive, prima del click che è scattato in Portogallo. Nonostante l’ottava posizione finale, Pecco aveva dimostrato di poter essere all’altezza dei migliori, rimontando dalle retrovie. Le sensazioni positive si sono confermate in Spagna dove è stato indomabile. Bagnaia è tornato a vincere dopo i trionfi nel finale di stagione 2021, mattatore in quattro delle ultime sei gare.

Il pilota della Ducati aveva sentito una grande pressione per essere stato designato, con largo anticipo, favorito per la conquista del titolo iridato 2022. L’italiano, cresciuto nell’Academy di Valentino Rossi, avrebbe dovuto dominare la stagione, sfatando il tabù Stoner. L’australiano, infatti, è stato l’ultimo e unico centauro capace di vincere il mondiale con la casa di Borgo Panigale nel 2007. Dopo due affermazioni consecutive nel campionato del mondo costruttori, l’obiettivo dichiarato del management della Rossa è quello di conquistare entrambi i riconoscimenti iridati.

Pecco Bagnaia sulle orme di Valentino Rossi

Il torinese ha anche un altro carico di responsabilità importante. Il ducatista sogna di entrare nel cuore degli italiani, esattamente come il suo mentore. Pecco è cresciuto sotto l’ala protettiva dell’Academy del Dottore, prima di spiccare il volo nella classe regina con la Ducati. Pecco e Jack sono stati compagni di squadra sin dai tempi della Pramac. L’italiano ha un contratto sino al 2024, mentre Miller è l’indiziato numero 1 a lasciare il posto a Jorge Martin o Enea Bastianini nel 2023.

Dopo l’addio di Valentino Rossi la MotoGP deve fare i conti con una realtà agonistica differente. Il centauro di Tavullia era un catalizzatore per il pubblico e ha segnato un epoca d’oro della top class. Pecco non sarà mai Valentino Rossi, ma proverà ad emularlo per la conquista della corona iridata. Non assistevamo ad una gara a Jerez de la Frontera senza il nove volte campione del mondo dal 1995. VR46 lì ha ottenuto sia il primo che l’ultimo dei suoi 199 podi nella classe regina.

Sono passati più di 20 anni dal terzo posto ottenuto nel GP di Spagna in 500cc del 2000, alle spalle di Kenny Roberts Jr e Carlos Checa, stesso piazzamento raggiunto nel GP dell’Andalusia del 2020 dietro a Fabio Quartararo e Maverick Vinales. Il pubblico, nonostante l’assenza di restrizioni, non ha fatto registrare il tutto esaurito quest’anno. L’assenza di Valentino Rossi, unita alla scarsa forma di Marc Marquez, possono aver condizionato i fan. Pecco nel dubbio, ha strappato applausi, conquistando pole position, giro più veloce in gara e primo trionfo stagionale, senza mai mollare la prima posizione.

Un grand chelem che lo rilancia anche in classifica piloti. Il ducatista ora è al quinto posto a quota 56 punti. Il leader della graduatoria, Fabio Quartararo, è a 89 punti. La stagione è ancora molto lunga e Pecco ha tutte le possibilità per rimettersi in carreggiata. Il feeling con la Desmosedici GP22 è, finalmente, sbocciato, e d’ora in avanti potrebbe diventare una minaccia per tutti i piloti che lo precedono. Fabio Quartararo, Aleix Espargaró, Enea Bastianini e Alex Rins sono avvisati. Pecco fa sul serio e vuole lottare fino alla fine per la conquista del suo titolo mondiale, sognando di vincere come Valentino Rossi.

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