Ralf Schumacher, che bordata alla Ferrari: parole velenosissime

Il fratello di Michael Schumacher ha fatto a pezzi la Scuderia Ferrari dopo l’ennesima figuraccia in Ungheria. Leclerc è giustamente col morale a pezzi.

La Ferrari ha fallito un’altra ghiotta occasione per accorciare le distanza dalla vetta, forse l’ultima grande chance. Il circuito dell’Hungaroring era perfetto per le caratteristiche della vettura di Maranello, ma la pioggia e una strategia suicida non solo hanno estromesso Leclerc dalla prima posizione, ma lo hanno portato addirittura a chiudere al sesto posto, alle spalle dei due piloti della Red Bull Racing, del duo inglese della Mercedes e del suo compagno di squadra spagnolo.

Ralf Schumacher Ferrari (Ansa Foto)
Ralf Schumacher Ferrari (Ansa Foto)

Un tonfo che ha allontanato, probabilmente, Leclerc in modo definitivo dalla lotta al vertice. Il monegasco ha compiuto un errore in Francia, ma si è sempre preso le responsabilità, senza cercare alibi. Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, invece ha provato a porre l’accento sulla mancanza di performance della vettura di Maranello, dribblando le domande sulle strategie sbagliate. In realtà la Rossa, sino al cambio mescola, è andata forte nelle mani del monegasco. Ovviamente la Ferrari non ha fatto la differenza come in altre occasioni, ma senza la scelta sbagliata del team il #16 non sarebbe mai finito fuori dal podio. In sostanza la Rossa ha rovinato la corsa al suo alfiere di punta, ma anche a Sainz che ha concluso al quarto posto.

La classifica riflette in modo chiaro i valori attuali del circus. La Red Bull Racing si è dimostrata una squadra all’altezza del compito. Ambizioni e obiettivi corrispondono e si sostanziano in una perfezione totale. Max Verstappen, testacoda a parte, è stato protagonista di una corsa sensazionale. Ragioniere nella prima parte di gara, l’olandese ha aspettato il momento giusto per issarsi in prima posizione. Il figlio d’arte di Jos guarda tutti dall’alto in basso con i suoi 258 punti, Charles Leclerc è rimasto in seconda posizione a quota 178, mentre Sergio Perez è terzo a 173. Carlos Sainz, invece, dopo il quarto posto in Ungheria, è stato sopravanzato da George Russell. Decisivo l’ennesimo podio stagionale del nativo di King’s Lynn che è salito a 158, mentre il madrileno è al quinto posto a 156.

Oltre a Russell, lo spagnolo dovrà prestare attenzione anche a Lewis Hamilton. Il sette volte iridato è arrivato a quota 146 punti. Per i “Carli” la situazione è critica e in Ferrari non si muove nulla. Sembra che tutto sia immutabile. Al di là della gravità degli errori compiuti, la squadra continua a confermare persone, palesemente, inadatte. Nella graduatoria costruttori la Red Bull Racing è a 431 punti, davanti alla Scuderia a 334. La Stella a tre punte è a 304, a -30 punti dalla Ferrari. Il team italiano è, al momento, insidiato al terzo posto dalla Mercedes che sin qui non è ancora riuscita ad imporsi in nessuno Gran Premio. La RB è scappata via, con quasi 100 punti in più della Rossa.

Schumacher sbeffeggia la Ferrari

Ormai è consuetudine che, al termine di un Gran Premio, parlino ex piloti di F1 che hanno vissuto l’ebrezza del circus. In molti casi le critiche piovono, e a giusta ragione, sulla Ferrari. Il sei volte vincitore di GP Ralf Schumacher ha detto la sua dopo la debacle ungherese. Sarebbe dovuta essere una doppietta alla portata, ma si è trasformata in un ennesimo disfatta. Verstappen e Perez, partendo rispettivamente dalla decima e dall’undicesima posizione, hanno chiuso la corsa davanti a Charles Leclerc. “Non credo che la Red Bull Racing si aspettasse l’aiuto degli avversari, ma nemmeno che Max sarebbe arrivato. E’ stato ovviamente un weekend difficile per gli italiani. Decisione sbagliata il venerdì per l’usura delle gomme che sarebbero servite in gara. Questo crea molta amarezza per la Ferrari. L’ultimo pit di Charles Leclerc è stato per me incomprensibile. Altri due posti sono stati persi”, ha analizzato Ralf a Speedweek.

Max Verstappen ora ha 80 punti di vantaggio su Charles Leclerc, ma “succederanno molte cose dopo la pausa estiva – ha affermato il fratello minore di Michael Schumacher – ci sono ancora motori che devono essere cambiati alla Red Bull Racing, quindi Max deve partire da dietro. D’altra parte, se è una via che gli si addice, neanche questo è un problema”. In effetti l’olandese non ha sentito il peso di una partenza a metà schieramento. Ormai il #33, oggi numero 1 della griglia, ha raggiunto un livello tale di perfezione alla guida che sembra irrefrenabile. In Ungheria ha commesso un errore, dopo aver superato Leclerc la prima volta, ma non si è scomposto e si è ripreso la posizione.

Altro tema è il recupero della Mercedes. La squadra teutonica sta tornado al vertice, ma non basterà. “Anche se la Mercedes gli togliesse qualcosa all’anteriore perché le Frecce d’Argento sono sempre più forti, non può succedere molto all’olandese finché è davanti alla Ferrari. È quindi molto improbabile che vedremo un grande sconvolgimento entro la fine di agosto. Soprattutto perché la Ferrari si autodistrugge con pit stop e scelte di gomme sbagliate”. Circa il pilota monegasco Ralf ha detto: “Si vede dalla sua reazione che è un po’ fuori bersaglio. Battute d’arresto come a Le Castellet e all’Hungaroring non sono così facili da sopportare per un pilota. Il problema è che ora ha quattro settimane in cui non può fare nulla. Adesso tutto questo terrore mediatico che gli toccherà, soprattutto in Italia. È tanto da sopportare, ma deve farcela. Se potesse gareggiare la prossima settimana e vincere sarebbe di nuovo diverso”.

La F1, infatti, tornerà a fine agosto per l’appuntamento di Spa. La pressione sulla Ferrari sarà alle stelle nella super classica belga, anche perché le parole di Mattia Binotto non hanno aiutato a rasserenare l’ambiente. “Non sarà facile per lui. Ci sono troppe piccole cose che sono andate storte, ci sono troppi problemi tecnici”, ha spiegato Ralf Schumacher. Un titolo buttato via, senza appelli. La Ferrari ha aspettato due anni e mezzo per tornare al vertice, ma ha commesso degli errori imperdonabili, nonostante una vettura molto competitiva. Helmut Marko lo aveva anticipato nei giorni scorsi. Persino il grande ex ing. Mauro Forghieri ha tuonato, dopo il GP di Francia, sull’operato della Rossa e di Leclerc. I piloti del Cavallino andranno in vacanza con tanti dubbi nella testa.

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