Red Bull alza bandiera bianca: per il titolo serve un miracolo

Christian Horner ha parlato della situazione in Red Bull e della superiorità della Mercedes. Si fa dura per la sua squadra in questo finale.

Red Bull (GettyImages)
Red Bull (GettyImages)

La Red Bull rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano dopo una stagione straordinaria. Il team di Milton Keynes ha vinto dieci gare sulle venti disputate, praticamente la metà esatta. Max Verstappen è stato colui che ha condotto il mondiale per il maggior numero di gare, restando in testa da Monaco all’Ungheria, poi da Zandvoort sino alla Russia e, nuovamente, dalla Turchia sino ad oggi.

Dopo i due domini nelle gare austriache, l’olandese aveva raggiunto anche oltre 30 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, ed in quel momento la RB16B sembrava una vettura inavvicinabile. Il contatto con il rivale avvenuto a Silverstone e l’improvvisa resurrezione della Mercedes hanno scombinato le carte in tavola, riaprendo la partita iridata.

Le W12 erano tornate nettamente davanti dal punto di vista prestazionale, prima che Max piazzasse una netta doppietta tra Austin e Città del Messico. La Red Bull era di nuovo davanti, ma questo 2021 fatica a trovare un padrone ben definito. Lewis lo ha dimostrato con le prove di forza di Brasile e Qatar, riportandosi a -8 in classifica.

Red Bull, ora sarà durissima

In casa Red Bull c’è la consapevolezza che il finale di stagione sarà tutt’altro che in discesa. Il team di Christian Horner ha il grande merito di aver sfidato un mostro di tecnologia ed organizzazione come la Mercedes, che in questo periodo dell’era ibrida non aveva mai avuto rivali.

In un inverno, gli anglo-austriaci hanno chiuso completamente il gap nonostante un regolamento simile a quello dell’anno passato, grazie anche all’ottima power unit Honda. Dopo la schiacciante affermazione di Verstappen in Messico, sembrava davvero tutto pronto per la festa. Il problema è che la Mercedes non molla mai.

Il successo in rimonta di Hamilton in Brasile è stato una coltellata per le ambizioni dell’olandese e della Red Bull, visto che Lewis è tornato totalmente padrone del suo destino. Al sette volte campione del mondo bastano due vittorie per laurearsi campione, per cui Max non può più gestire. Ha bisogno di arrivargli davanti almeno una volta tra Arabia Saudita ed Abu Dhabi.

Parlando ai media britannici, Christian Horner non ha nascosto la sua preoccupazione: “Non siamo di certo i favoriti, anche se abbiamo un piccolo vantaggio nella classifica piloti ed in Qatar ci siamo avvicinati in quella riservata ai costruttori. Tuttavia, ci sono ancora tantissimi punti disponibili nelle due classifiche, per cui sarà dura“.

Riguardo ai pronostici, il boss della Red Bull ha messo le mani avanti: “Siamo ben lontani dall’essere i favoriti per la vittoria finale, specialmente dopo quello che è successo in Brasile“. Per la prima volta in stagione, il team di Milton Keynes appare quasi alle corde, ferito nell’orgoglio dalla reazione Mercedes.

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Dopo le roventi polemiche che avevano seguito il week-end di Interlagos, anche Helmut Marko e lo stesso Horner avevano abbassato i toni: “Le velocità di punta di Lewis erano nella norma, per cui bisogna solo fare i complimenti a lui ed al suo team per il lavoro svolto“. Parole che sanno quasi di resa, visto che ormai sulle monoposto non arriveranno di certo aggiornamenti. Occorrerà affidarsi al talento straordinario di Max, anche se di fronte a lui c’è una leggenda di questo sport.

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