Red Bull, ecco perché il numero 1 significa tutto: Verstappen è il migliore?

Max Verstappen ha riportato il #1 alla Red Bull grazie al titolo del 2021. Christian Horner spiega il motivo della scelta dell’olandese.

La F1 è pronta a riaccendere i motori ed è entrata nel mese di marzo. Questo significa che tra poco più di due settimane prenderà il via il nuovo mondiale, con le prime prove libere che scatteranno in Bahrain venerdì 18 marzo. Lo scorso anno, a Sakhir, la Red Bull di Max Verstappen fecero segnare la pole, per poi ritrovarsi beffati dalla Mercedes di Lewis Hamilton.

Red Bull Max Verstappen (ANSA)
Red Bull Max Verstappen (ANSA)

Il sette volte campione del mondo, con astuzia e bravura, riuscì a piegare la resistenza di un avversario più veloce, dotato di una monoposto superiore. La sfida del deserto fu bellissima e diede il via ad una stagione esaltante, che avrebbe visto Lewis e Max darsele di santa ragione sino ad Abu Dhabi.

Verstappen è perfettamente al corrente del fatto che l’avversario sarà ancor più aggressivo nel 2022, dopo una sconfitta beffarda che lo ha lasciato molto deluso. Tuttavia, occorrerà valutare il potenziale delle vetture, con la Red Bull che, almeno visivamente, ha presentato un’astronave.

La Mercedes ha piazzato una perentoria doppietta nei test di Barcellona, ma è stata l’unica dei top team a montare le gomme a mescola C5, le più morbide messe a disposizione dalla Pirelli. La W13 dovrebbe subire, secondo alcune fonti, grandi modifiche in Bahrain, portando una sorta di versione B come accaduto nel 2019.

Tuttavia, tale diceria è stata messa in discussione per via del budget cap, che renderebbe più difficile la realizzazione di due monoposto piuttosto diverse da loro. In caso di riuscita, la Mercedes meriterebbe l’ennesimo applauso per aver saputo gestire dei costi così importanti nella maniera migliore.

Nel 2022, come avrete notato, è avvenuto il ritorno del #1, che mancava dal 2014, anno in cui Sebastian Vettel lo portò in pista per l’ultima volta. Verstappen ha deciso di non farsi sfuggire l’occasione, dopo anni in cui Hamilton aveva vinto titoli a raffica senza mai abbandonare il #44. Nico Rosberg, invece, non ebbe il tempo di cambiare numero, dal momento che optò per il ritiro subito dopo la vittoria del mondiale.

Red Bull, Horner spiega l’importanza del #1

In Red Bull si è presentata con orgoglio la RB18 dotata del #1, un riconoscimento sia per Max Verstappen che per tutto il team. La vittoria del titolo mondiale 2021 è stata incredibile per la squadra diretta da Christian Horner, che in un solo inverno era stata capace di chiudere il gap dalla Mercedes.

La power unit Honda e la completata maturazione del pilota olandese hanno fatto il resto, portando a compimento una vera e propria impresa. Oggi, quasi tre mesi dopo la vittoria del titolo e ad una manciata di giorni dal primo Gran Premio, Horner guarda con orgoglio il #1 sulla sua Red Bull, commentandolo in un’intervista concessa a “SKY Sports F1“.

Questo ti porta sicuramente un grande vantaggio. Attaccare quel numero 1 sulla macchina, soprattutto dopo tutto le grandi sofferenze dell’ultimo anno e la lotta di cui stiamo stati protagonisti,  può darti una grande energia e farti ripartire più motivato. Vedi che tutti fanno un passo per questo e dà a tutti fiducia, qualcosa che è indispensabile nel nostro sport. Non si tratta di arroganza, ma di fiducia in se stessi. Ora si tratta di lottare per mantenere il numero 1 sulla vettura“.

Come dicevamo in precedenza, la riconferma può risultare ancor più difficile rispetto alla conquista di un titolo. Verstappen ed il team di Milton Keynes hanno tutte le qualità per farcela, ma la concorrenza è molto agguerrita. Gli ultimi test in Bahrain sveleranno le ultime carte, per poi andare ad affrontare la qualifica ed il primo Gran Premio dell’anno. Tra poco sarà impossibile nascondersi ed occorrerà fare sul serio.

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