La Rimac non bada a spese: a muro 18 milioni di euro (VIDEO)

La Rimac ha testato la magnifica Nevera, chiamata precedentemente C Two, in crash test salatissimi. I risultati sono sorprendenti.

La Rimac Automobili è una casa costruttrice croata che sviluppa supercar elettriche, oltre a sistemi di trasmissioni e batterie. L’azienda ha una storia recente, essendo stata fondata nel 2009 da Mate Rimac. Il primo veicolo della casa croata è stata la Concept One che ebbe un clamoroso impatto. La vettura fece segnare un record straordinario, essendo diventata l’auto elettrica di produzione più veloce al mondo.

Rimac (Getty Images)
Rimac (Getty Images)

Le altre aziende, da allora, iniziarono a richiedere il know-how della Rimac per sviluppare prototipi elettrici. Nel 2018 al Salone dell’Automobile di Ginevra fu svelato anche il secondo modello della casa croata, nominata C Two. Il costruttore attirò l’attenzione di marchi come Porsche che ha investito 18,7 milioni di euro, riuscendo ad acquisire una quota del 10% della Rimac con lo scopo di avviare una partnership per la produzione di automobili elettriche.

L’anno successivo, nel maggio del 2019, un’altra collaborazione strategica è stata portata a casa dal fondatore. La casa coreana della Hyundai investì un totale di 80 milioni di euro, 64 messi dalla Hyundai e 16 invece da parte della KIA per la creazione di automobili ad alte prestazioni. Nel giro di pochi anni la giovane azienda è riuscita a diventare un punto di riferimento per marchi storici.

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Rimac, 18 milioni in crash test

Le performance della Nevera sono clamorose, avendo un’accelerazione da zero a 100 km/h in 1,97 secondi. L’auto scatta da 0 a 300 km/h in 11,8 secondi, a sorprendere è anche la velocità massima della vettura che raggiunge i 412 km/h, rendendola la più veloce auto elettrica mai costruita nella storia. La Rimac Nevera possiede quattro motori elettrici, uno per ogni ruota, che riescono a fornire una potenza complessiva di 1941 cavalli.

L’autonomia della supercar elettrica è di 650 km secondo il ciclo NEDC ed è possibile recuperare tra l’altro l’ 80% dell’energia in meno di 30 minuti sfruttando un sistema di ricarica a 250 kW. I 150 esemplari sono già stati tutte vendute. La C Two è stata ridefinita, successivamente, Nevera. Prima ovviamente di essere mandata in produzione ha dovuto necessariamente superare con successo il ciclo di crash test. Per ottenere l’omologazione stradale la vettura ha dovuto svolgere 45 prove d’urto dal 2019 ad oggi.

Per i crash test l’azienda croata ha messo a disposizione 9 esemplari, ridotte a pezzi nelle varie prove di impatto. Considerato il valore di due milioni di euro di ciascuna Nevera, sono stati lanciati nel muro 18 milioni di euro per testare sul piano della sicurezza la supercar croata. I tecnici hanno effettuato migliaia di ore al simulatore per analizzare tutti i dati della vettura e finalmente la Rimac è pronta ad essere consegnata nelle mani dei facoltosi acquirenti.

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La mostruosa auto elettrica ha dovuto superare svariate prove di impatto. Le performance estreme delle supercar possono portare ad incidenti clamorosi. Il crash test laterale contro un palo a 32 km/h è stato particolarmente efficace, ma, nonostante ciò, la portiera si è aperta senza problemi. La monoscocca in fibra di carbonio oltre a rendere l’auto leggera garantisce una certa resistenza e con quasi 2000 cavalli è assolutamente necessaria per i possessori del bolide croato.

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