Il boss della Ducati incorona Valentino Rossi: parole incredibili

Il centauro di Tavullia ha lasciato un ricordo indelebile in ventisei anni di carriera. Valentino Rossi non è sostituibile da nessuno pilota, secondo l’a.d. della Ducati.

Valentino Rossi (Getty Images)
Valentino Rossi (Getty Images)

Negli ultimi mesi, anche prima del suo ritiro, si è fatto un gran parlare del possibile erede di Valentino Rossi. La realtà è che, al momento, è difficile immaginare un giovane italiano in grado di ripetere le gesta dell’ex pilota della Yamaha. VR46 ha deciso di dire addio al termine di un’annata molto sofferta. Il passaggio nel team Petronas nel 2021 ha relegato il nove volte campione del mondo nelle posizioni delle retrovie.

Il campionato 2021 è stato una lotta a due tra Fabio Quartararo e Pecco Bagnaia. Quest’ultimo è pilota maggiormente accreditato per riportare in Italia il titolo mondiale. Il centauro torinese è cresciuto, fra l’altro, nell’Academy del Dottore. Rossi ha aiutato tanti giovani piloti ad emergere, come Franco Morbidelli e Luca Marini. Nella prossima stagione i tifosi italiani sperano di vedere in lotta per la vittoria i due alfieri dei team Ducati e Yamaha, ovvero Pecco e Franco.

Nel 2022 il centauro di Tavullia debutterà, in qualità di dirigente, in MotoGP con il suo team VR46. In sella alla Ducati Desmosedici ci saranno suo fratello minore, Luca Marini, e il rookie Marco Bezzecchi. Il legame con la Rossa di Borgo Panigale non si è mai spezzato, come testimonia anche la partnership della prossima stagione. Rossi ebbe la sfortuna di montare in sella ad una Ducati molto diversa rispetto a quella che oggi domina la classe regina.

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Il rispetto della Ducati per Valentino Rossi

Il Dottore nel biennio sulla Rossa non ottenne risultati degni di nota. In due stagioni salì in sole tre occasioni sul podio, non trovando il feeling giusto con la Desmosedici. Non arrivò mai quella agognata vittoria, ma anche a Borgo Panigale Valentino ha lasciato un segno tangibile della sua grande personalità. In una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, l’amministratore delegato Claudio Domenicali ha dichiarato: “Valentino è insostituibile, è un unicum, una persona sola che ha incarnato un insieme di talento, determinazione, orientamento al risultato estremo e simpatia“.

Il suo addio alla MotoGP rappresenta un perdita per il motociclismo stesso. Domenicali si è rammaricato che VR46 firmò con la Rossa in un periodo dove non era una moto all’altezza del suo talento. La Desmosedici era stata modellata sulle prerogative di uno dei suoi rivali storici, Casey Stoner. “Dall’altra parte, però, Ducati rappresenta molto più di quanto non fosse dieci anni fa, una presenza solida, certa, un bel modo di identificarsi per gli italiani con qualcosa che non è solo sportivo, ma anche tecnologico. Come la Ferrari in F1, che è come la Nazionale“, ha spiegato Claudio Domenicali.

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La Rossa nel 2022 vuole tornare a vincere anche il titolo piloti. Casey Stoner riuscì nell’impresa di aggiudicarsi la corona, al suo primo anno in Ducati, nel 2007. E’ passato tantissimo tempo, il marchio italiano è cambiato e si è evoluto anche grazie alla tecnologia tedesca. Pecco Bagnaia ha una grande responsabilità la prossima stagione, ma ha dimostrato di avere le qualità tecniche per poter trionfare in top class.

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