Russell avvisa la Red Bull: la Mercedes ora ha un chiodo fisso

La bruciante sconfitta rimediata nell’ultimo GP del 2021 ad Abu Dhabi ha motivato oltremodo la Mercedes. A dirlo è il nuovo pilota Russell.

Nelle ultime due stagioni ha sorpreso tutti per la capacità di portare la Williams se non a lottare per la zona punti, almeno ad avvicinarsi, ma soprattutto per come in Bahrain, nel 2020, seppe prendere in mano la W11 lasciata libera da Hamilton, assente per Covid, e lottare per la vittoria. Se c’è un pilota che nel 2022 avrà tutti i fari puntati addosso quello è certamente George Russell.

George Russell (Getty Images)
George Russell (Getty Images)

L’inglese, abile comunicatore grazie ad una freddezza ed una maturità atipiche per la sua età, si è da subito mostrato uomo-squadra, schierandosi apertamente contro la FIA nel posto Abu Dhabi del dicembre scorso e sostenendo come Lewis fosse stato vittima di furto.

Se di recente Jacques Villeneuve si è posto la domanda se davvero la fama che si è costruito a Grove saprà confermarla anche in una scuderia di alto livello, dove le aspettative sono molte e le pressioni, a volte, insostenibili, lui, il biondo di King’s Lynn si presenta sicuro di sé, a partire da un aspetto non secondario, quello della conoscenza del team in cui si trova, essendo stato un membro del vivaio Mercedes.

Com’è essere pilota Mercedes? Ce lo mostra George Russell (VIDEO)

Russell già si è calato nella realtà Mercedes

In un video apparso sul sito ufficiale della Stella, il #63 ha voluto mettere sull’avviso la concorrenza. Red Bull in primis, anche alla luce del traumatico finale della scorsa stagione.

Dopo i fatti di Abu Dhabi in scuderia c’è grande motivazione e fame di tornare davanti“, ha affermato.

Attento a non sbilanciarsi troppo circa i propri obiettivi personali, il 24enne ha parlato dell’anno da affrontare come di un periodo formativo, in cui l’essenziale sarà tirare fuori il massimo da sé, dalla monoposto e dal suo gruppo.

In termini di risultati non credo di poter dare un target preciso, in quanto a causa delle modifiche regolamentari nessuno saprà davvero a che punto è fino alla prima gara“, ha ammesso.

Mario Andretti stuzzica Russell: ecco cosa deve fare in Mercedes

L’unica strada da intraprendere per il britannico è quella del focus sul proprio lavoro, sui progressi al volante e per quanto concerne lo sviluppo dell’auto. “Portando a compimento ogni singolo aspetto si può raggiungere quanto desiderato“, ha quindi sostenuto ben attento, forse per scaramanzia, a non pronunciare la parola vittoria.

Impostazioni privacy