Sainz tuona: ecco dove ha sbagliato la Ferrari in Qatar

La gara di Carlos Sainz è stata tutta in difesa, a causa di una monoposto praticamente inguidabile. Ecco tutta la sua delusione.

Sainz (GettyImages)
Sainz (GettyImages)

Una domenica da incubo per Carlos Sainz e la Ferrari, che hanno recuperato qualche posizione nel finale grazie al ritiro di Valtteri Bottas e ad un inaspettato pit stop della McLaren di Lando Norris per via di una foratura. Lo spagnolo, viste le penalità del finlandese e di Max Verstappen in griglia, era scattato dalla quinta piazza, ma è stato autore di una pessima partenza.

Il leader del mondiale lo ha sverniciato senza problemi, ma quello che doveva essere il gran vantaggio dell’iberico si è rivelato invece un flop: Carlos era infatti partito con gomma Media, contro le Soft di coloro che gli erano accanto, come le Alpine, le AlphaTauri e Norris. Nonostante questo, non c’è mai stato il ritmo per poter pensare di giocarsela neanche lì in mezzo al gruppo.

La fortuna, come anticipato, ha aiutato le rosse a guadagnare un paio di piazze, chiudendo con Sainz settimo davanti a Charles Leclerc. Un vero e proprio brodino, ma grazie ai problemi della McLaren il terzo posto nei costruttori è ormai quasi assicurato. La rossa ha guadagnato altri 8 punti in classifica, portando a 39,5 il vantaggio sul team di Woking.

Sainz, tutta la sua delusione di oggi

Carlos Sainz ha comunque chiuso davanti a Leclerc, avvicinandosi nuovamente al monegasco nel mondiale piloti. Le due SF21 hanno evitato il doppiaggio grazie alla Virtual Safety Car messa nel finale per spostare la Williams di Nicholas Latifi, altrimenti Lewis Hamilton avrebbe sverniciato le rosse con la sua Mercedes. Oltretutto, c’è da dire che i due alfieri del Cavallino hanno chiuso la corsa con una sola sosta, tra i pochi a riuscirci.

Al termine della gara, il figlio d’arte ha parlato ai microfoni di Sky Sport F1, esternando una discreta dose di delusione: “Con le gomme medie abbiamo faticato alla partenza, non avevamo grip nemmeno nelle prime curve. Poi le abbiamo gestite, la gara è stata conservativa ed abbiamo guadagnato punti sulla McLaren. Forse potevamo spingere di più, gli altri hanno spinto e ne hanno tratto beneficio. La macchina non era male, ma siamo stati lenti per il fatto di aver affrontato la corsa in maniera troppo conservativa. Un peccato“.

Sainz si conferma comunque in un ottimo periodo di forma, avendo chiuso nuovamente davanti al compagno di squadra dal quale ha ridotto il gap in classifica mondiale. La battaglia per il quinto posto tra i piloti è accesissima, con Leclerc a -1 da Lando Norris e lo spagnolo a 6,5 dal compagno di squadra.

Le ultime due piste non sembrano poter sorridere troppo alle monoposto di Maranello. A Jeddah c’è da attendersi una McLaren velocissima, visto che, nonostante si tratti di un circuito cittadino, ha delle medie orarie simili a quelle di Monza stando alle simulazioni. In un tracciato dove conta molto la power unit, il Cavallino potrebbe continuare a soffrire.

A fine gara, anche Mattia Binotto ha detto la sua ai microfoni di Sky Sport F1: “Ci manca ancora una macchina competitiva, ma i piloti hanno fatto un grandissimo lavoro. Complimenti anche ai meccanici che hanno cambiato il telaio alla macchina di Charles in poche ore. Non cambieremo ulteriori motori, vogliamo arrivare a fine anno con questi“.

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Il lavoro in chiave 2022 prosegue, ma i piloti iniziano a mostrare qualche segno di cedimento. Due come Sainz e Leclerc soffrono la situazione di perenne inferiorità tecnica, che spesso porta la Ferrari a diventare la quarta o quinta forza delle griglia, come visto oggi. Per sfidare i migliori serve un passo in avanti notevole.

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