Schumacher in F1 anche nel 2023: arriva l’apertura del nuovo team

Cosa ne sarà di Schumacher nella prossima stagione? A sorpresa un team principal si espone a suo favore. L’accordo è vicino.

Sedicesimo della generale piloti con 12 punti nel carniere, Mick Schumacher non può certo dirsi soddisfatto per com’è andata finora la sua seconda stagione del Circus. Specialmente la prima parte è stata un continuo di errori e incidenti gravi, con danni a profusione, che bene non hanno fatto alle casse, già provate dal divorzio dallo sponsor Uralkali, della Haas.

Mick Schumacher (Ansa Foto)
Mick Schumacher (Ansa Foto)

Affiancato dall’esperto Kevin Magnussen, subentrato al moscovita Nikita Mazepin successivamente allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il figlio di Michael ha sofferto molto. Il danese infatti è parso subito a proprio agio al volante della VF22 ad effetto suolo. E questo gli ha consentito di fare incetta di punti e belle prestazioni, nel limite delle potenzialità della Haas.

In più occasioni messo sulla graticola, Schumi Jr. si è salvato soltanto grazie all’ottavo posto conquistato a Silverstone e al sesto nel GP seguente in Stiria.

Due parentesi felici, a cui però non sarà in grado di dare conferma. Tanto che da lì in poi, il risultato migliore sarà la mediocre 12esima piazza di Monza. Un trend preoccupante, il suo, non fosse che neppure il vicino di box riuscirà a fare bene come all’inizio.

Un chiaro segno che è anche l’auto a mancare. E un aiuto per il suo avvenire. Certo, da Suzuka ad Abu Dhabi tutto può ancora accadere e qualche bel piazzamento tra i dieci potrebbe arrivare. Ma oggi sembra alquanto complicato.

Schumacher non ha perso tutte le chance

Scaricato dalla Ferrari che non ha più voluto confermarlo nella sua Junior Academy, il 23enne rischia comunque di restare a piedi.

Un’eventualità che il boss della Williams Jost Capito ha fatto intendere di voler scongiurare, proclamandosi interessato ai suoi servigi. Non fosse altro che per l’effetto marketing che crea.

Mick si merita di restare in F1. Non so cosa accadrà. Tuttavia fa sicuramente parte delle nostre opzioni“, ha confessato candidamente l’ex dirigente Volkswagen WRC. “Un binomio del genere sarebbe affascinante. In questo modo lui avrebbe l’opportunità di crescere e diventare un ottimo corridore“.

Una dichiarazione d’amore sfacciata che sa quasi di certezza. Di un accordo già raggiunto. E soltanto da annunciare.

Dopotutto è solo al suo secondo anno. Se si guarda a George Russell, anche lui ha fatto degli errori quando correva per noi. E ciò malgrado è maturato. La massima serie è piuttosto complicata. E il salto dalla F2 è notevole, in quanto le monoposto sono elaborate e probanti. C’è molto da imparare. E ciò richiede tempo“, si è lanciato in una difesa del tedeschi, dandolo in fiore nel 2023.

Tra i candidati al sedile lasciato libero dal licenziato  Nicholas Latifi figura altresì l’americano Logan Sargeant. “Fa parte del nostro vivaio e lo stiamo supportando. Nella serie cadetta ha fatto un lavoro magnifico nel campionato di debutto. In ogni caso, non abbiamo fretta di decidere. Faremo tutti i passi necessari. Osserveremo lo sviluppo della situazione. E al momento opportuno renderemo il noto il nome“, ha concluso evasivo il responsabile del muretto di Grove.

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