“Marquez tornerà a lottare per il titolo”: in Honda ci credono

Dopo i primi test di inizio anno sulla Honda, Stefan Bradl è convinto che la vettura possa essere adatta per portare Marquez alla vittoria.

Stefan Bradl è il collaudatore più fidato dell’Honda e in questi due anni ha avuto il difficilissimo compito di sostituire l’infortunato Marc Marquez, non riuscendo a raggiungere i suoi livelli e ora è ben contento di ridare la moto allo spagnolo.

Marc Marquez (GettyImages)
Marc Marquez (GettyImages)

La stagione 2022 rivedrà finalmente uno dei grandi protagonisti del recente passato di nuovo al massimo e pronto per poter riprendere quello scettro che non ha potuto difendere causa i continui infortuni che lo hanno perseguitato.

Il tedesco Stefan Bradl lo ha così sostituito a bordo della motocicletta giapponese in questo biennio, non riuscendo chiaramente ad arrivare al suo livello, ma facendo comunque una discreta figura per essere un collaudatore.

Il teutonico ha spiegato ai microfoni di “Speedweek.com” che non ha mai voluto speculare sul suo compagno di squadra iberico, capendo infatti come fosse per lui inutile lottare o paragonarsi allo spagnolo ed è molto contento che possa tornare in pianta stabile nel Mondiale MotoGP.

Qualcuno aveva affermato che la sua mancata voglia di parlare di Marquez fosse per gelosia o voglia di fargli le scarpe, ma il tedesco ha affermato che nulla di questo è più vero, anzi non ha voluto parlare proprio per permettere di non creare speculazioni sul suo conto.

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Nel corso della stagione Bradl avrà comunque a disposizioni due Wild Card e a Sepang sarà uno dei protagonisti dei test che serviranno per capire come saranno le nuove moto, anche se il collaudatore è già potuto scendere in pista a Jerez de la Frontera, testando così le novità della nuova annata.

Marquez, il ritorno si avvicina

Avere un collaudatore esperto e di sicuro affidamento permette alla Scuderia di poter lavorare su due fronti senza particolari preoccupazioni.

Il primo è quello legato alla ricerca dei piloti più efficienti e dotati delle migliori qualità in pista per poter superare i rivali, mentre il secondo è quello di avere ai box qualcuno del mestiere che abbia però un orecchio e una sensibilità molto più raffinata rispetto agli altri.

Per questo motivo l’Honda non vuole minimamente lasciare andare via Bradl, che nell’ultima estate ha rinnovato il proprio contratto per altri due anni, sempre nel ruolo di collaudatore.

In pista ha dimostrato di saperci fare, salendo in sella alla motocicletta che avrebbe dovuto essere guidata da Marc Marquez in ben quattordici occasioni tra il 2020 e il 2021, causa i continui acciacchi del campione iberico, ma non è mai andato oltre il settimo posto di Portimao in Portogallo.

L’Honda ha scelto tre piste per provare le sue motociclette, con Jerez che ha già dato i suoi primi risultati, poi si passerà a Misano e infine a Motegi, oltre che per i test ufficiali da svolgere in nome della MotoGP.

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A Sepang volerà anche Bradl, mentre avrà una giornata di riposo in occasione dei secondi test in Indonesia dove non prenderà parte per poi farsi rivedere ancora Jerez a fine febbraio.

Nessuna crisi e nessuna tensione in casa Honda che dal 2022 dovrebbe tornare con le pedine in ogni posto dello scacchiere.

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