L’importanza di fare il bilancio delle nostre vincite e perdite

Tra le attività meno divertenti che un buon giocatore è tenuto a fare, rientra il tenere traccia di vincite e perdite, oltre che dei vari fattori che possono aver influito sul risultato, in modo a avere sempre un bilancio aggiornato.

tenere traccia vincite e perdite

Se già prima partire stia storcendo il naso, non preoccuparti, sei sicuramente in buona compagnia nel caso in cui, come tanti altri, rimandi sempre fino all’ultimo l’aggiornamento del tuo bilancio famigliare e professionale. Se piuttosto che aggiornare volta per volta un semplice foglio excel ti ritrovi sempre all’ultimo momento a passare la nottata prima delle scadenze, navigando tra fatture, ricevute, bonifici e quant’altro, bene, la guida di oggi fa decisamente al caso tuo.

Se già tenere in ordine i conti è una cosa fastidiosa di suo, farlo quando si è finito di giocare a poker dal vivo è forse ancora meno piacevole. Non per questo però dovremmo sottovalutare la cosa. Non si contano le aziende che sono addirittura andate gambe all’aria perché non avevano la contabilità aggiornata o i budget redatti con la giusta cura. Per nostra fortuna non si tratta qui di dover fare chissà che lavoro, nè ci servirà un ragioniere. Ciò che serve per il poker è tenere traccia di poche, semplici informazioni man mano che facciamo le nostre sessioni.

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Poker: per vincere non basta essere ottimi giocatori

Sul tema gestione finanziaria personale potremmo fare migliaia di esempi. Basti pensare a grandi personaggi come Nicolas Cage, il quale pare abbia sperperato qualcosa come 150 milioni di dollari, trovandosi poi costretto ad accettare parti non certo alla sua altezza per rientrare un minimo in carreggiata. Oppure possiamo pensare ai tanti atleti che negli anni d’oro della propria carriera hanno guadagnato quello che la maggior parte delle persone non può sognare di avere in dieci vite, per poi finire al verde o con i debiti fuori controllo.

Guadagnare tanto non basta. Avere entrate molto alte non ci garantisce per nulla una stabilità finanziaria. Certo, guadagnare 200,000 euro l’anno aiuta ad avere un po’ di stabilità in più rispetto a chi arriva a 900 euro al mese. Ma quanto entra è solo uno dei fattori in gioco nella gestione di un bilancio. Come dicevano sempre i nostri nonni: se abbiamo una vasca bucata, per non farla svuotare dobbiamo restringere il buco, aumentare il flusso d’acqua in entrata, o entrambe le cose. Fino a che serve.

L’importanza del bilancio nel poker

Tornando a noi, nel poker tenere sotto controllo il nostro bilancio non serve solo a mantenere il nostro bankroll al sicuro. Redigere e tenere sempre sotto controllo il bilancio di gioco e tutti i parametri del nostro storico, sarà di enorme utilità nel percorso di perfezionamento continuo che dobbiamo intraprendere. Nel caso in cui tu sia un giocatore esclusivamente di poker online, la cosa sarà semplicissima. Tutte le maggiori case di gioco digitali offrono la possibilità di scaricare un report con il nostro storico completo di ogni dettaglio che possiamo immaginare. Quando giochiamo dal vivo purtroppo dovremo tracciare manualmente ciò che ci serve sapere, ma di certo a qualcosa dovremo rinunciare. Non si può certo segnarsi ogni turno di ogni mano.

Anche per i player online però avere facilmente accesso a ogni dato possibile non è sufficiente. Se non sappiamo cosa guardare e come utilizzare questi report ce ne facciamo certamente poco. Vediamo subito come tenere traccia del nostro gioco nel modo corretto e come utilizzare poi i dati che avremo raccolto.

Di quali aspetti tenere traccia nel poker

Come abbiamo già accennato, quando si gioca a poker dal vivo non sarà umanamente possibile tenere traccia di tutto come quando si gioca online. Dovremo quindi scegliere cosa segnare e cosa tralasciare, dando però delle priorità che abbiano senso per i nostri scopi. Viene da sé che maggiori sono gli aspetti di cui riusciamo a tenere traccia in modo chiaro e completo, maggiori saranno le nostre chance di trarre beneficio da questa attività. Ecco una lista di fattori che dovremmo sempre e comunque segnarci:

La data di gioco

Sembra una cosa banale, ma molti giocatori spesso scordano di segnare la data cui fanno riferimento i record registrati. Avere tutto bene ordinato con la data di ogni sessione o partita ci sarà di grande aiuto in fase di analisi ex post.

Potremo in questo modo sapere quasi a colpo d’occhio eventuali progressioni. Miglioramenti o peggioramenti nel gioco saranno ordinati in modo temporale così che possiamo direzionare in modo mirato eventuali interventi sulla nostra strategia.

tenere traccia del gioco e fare un bilancio nel poker

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Quante ore abbiamo trascorso al tavolo

Un altro aspetto fondamentale, oltre a sapere quando abbiamo fatto una tale sessione, è anche sapere poi quanto effettivamente la sessione sia durata. La consapevolezza circa il numero di ore trascorse a giocare in ogni singola sessione, ci darà una grossa mano nel tenere traccia delle sessioni o partite che effettivamente sono profittevoli. Avere sotto controllo il nostro guadagno medio orario in ogni circostanza ci darà un grande aiuto nella strategia.

Sapere dove abbiamo bisogno di aggiustare il tiro, sapere a quali limiti o in quali circostanze in generale abbiamo una media oraria migliore sarà un fattore di primaria importanza per quando ci troveremo a decidere come e a quali partite giocare in futuro. Se non hai mai tenuto traccia della durata delle tue sessioni di gioco, quando inizierai a farlo potresti avere delle grosse sorprese. A volte si va avanti mesi o anni a fare gli stessi errori o a dedicare troppo tempo ad attività che, alla fine della fiera, producono molto meno profit di altre che magari prendiamo sempre sotto gamba. Per saperlo c’è però un solo modo. Tenerne traccia in modo diligente.

I limiti a cui giochiamo

Un altro fattore a dir poco fondamentale riguarda il tener traccia dei limiti a cui giochiamo. Come già detto poc’anzi, dobbiamo sapere in quali circostanze il nostro guadagno medio per ora di gioco è maggiore. Talvolta quando giochiamo a un limite più basso abbiamo un profit maggiore, spesso dovuto a una nostra maggiore edge sul field incontrato. Altre volte possiamo renderci conto che c’è un limite che proprio non riusciamo a superare senza rimetterci.

Di nuovo, per avere un’idea circa quali sono i limiti cui dovremmo giocare maggiormente per ottimizzare i guadagni a parità di tempo trascorso al tavolo, l’unica è tenerne traccia in modo scrupoloso.

Tener traccia di quanto spediamo (buy in, rebuy, soldi che cambiamo a cash game, spese extra per trasferimenti etc.)

Pare superfluo, ma tenere traccia di quanto spendiamo è fondamentale per avere un bilancio quanto meno onesto e sensato. Oltre alle spese effettive di gioco però, è importante considerare anche i costi accessori. Nei costi della nostra sessione, dovremo necessariamente tenere conto anche di eventuali altre spese legate alla “attività” di poker player. Se per raggiungere la poker room dobbiamo muoverci auto, segneremo i costi di carburante e autostrada, ad esempio. Se dovremo mangiare e bere al tavolo, anche quelle sono spese extra legate al gioco.

La miglior cosa è tener traccia di ogni tipo di spesa, divisa sempre per categoria. Divideremo quindi gli investimenti in buy-in, rebuy e altro, dalle spese indispensabili come gli spostamenti, l’eventuale pernottamento e simili. Le mance agli impiegati, quando si sta vincendo, sono spese necessarie, non dimentichiamolo. Inoltre, in una colonna a parte, dovremo segnare anche quelle spese extra non indispensabili. Eventuali drink in più e vari sfizi rientreranno quindi in questa categoria.

Le vincite al tavolo

Finalmente la parte più piacevole. Tener traccia delle nostre vincite al tavolo. Qui c’è poco da dire, se non di essere onesti con se stessi e riportare le cose in modo minuzioso. Non dobbiamo dimostrare niente a nessuno. Barare sul nostro bilancio personale non è certo utile a nessuno. Tanto vale a quel punto non far nulla e via.

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Altri parametri di cui tener traccia

Se vogliamo fare le cose per bene, oltre agli aspetti indispensabili di cui abbiamo appena parlato, possiamo tenere traccia di altri fattori “facoltativi”. Sia chiaro che lo scopo della cosa non è diventare dei maniaci delle statistiche che perdono più tempo a fare grafici stratosferici di ogni inezia e poi non hanno tempo di analizzare il gioco o allenarsi. Se proprio ci abbiamo preso gusto possiamo considerare altri parametri per un periodo di tempo, se poi vediamo che alcuni aspetti non sono utili, possiamo anche abbandonarli poi. Gli altri aspetti che possiamo tracciare sono, ad esempio:

  • L’orario in cui iniziamo la sessione
  • Il giorno della settimana
  • La variante cui stiamo giocando. Se giochiamo frequentemente diverse varianti, questo forse è un aspetto che rientra in quelli prioritari visti prima. Se invece è una cosa che facciamo due volte l’anno, possiamo anche tralasciare
  • Il luogo in cui giochiamo. Può esserci utile nel valutare eventualmente se il field di avversari di una casa da gioco piuttosto che un’altra a una qualche influenza sul nostro profit.
  • Le proprie condizione fisiche e mentali. Qui possiamo aprire un discorso importante. Senza dilungarsi, sapere se giocare dopo una giornata di lavoro, il giorno che siamo stati in palestra, il week end quando abbiamo potuto dormire senza la sveglia al mattino, mentre siamo in vacanza o altro, possono essere un ottimo indicatore per capire se alcune delle nostre abitudini influiscono, positivamente o negativamente, sull’esito del nostro gioco.

Come tenere traccia del gioco in modo semplice

Come promesso, non andremo a diventare dei ragionieri sommersi da decine di fogli di calcolo e grafici minuziosi. A seconda della nostra propensione a questa attività, possiamo fare le cose in modo più o meno elaborato. Il metodo più semplice è creare un solo foglio di calcolo. In alto, nell’intestazione delle colonne, andremo a mettere i parametri che ci interessano. Le righe saranno ciascuna una singola sessione di gioco o partita. Scriveremo quindi su ogni riga, ad esempio, la data, la durata della sessione, i limiti cui giochiamo e tutto il resto che abbiamo visto.

Che si usi Excel, Numbers su Os, OpenOffice Calc o altro, sarà semplice avendo a disposizione la tabella aggiornata, estrarre le statistiche che ci servono. Se vogliamo fare le cose per bene, avere qualche grafico ci aiuterà a notare le cose a colpo d’occhio e più in fretta.

In alternativa, anche avere un report diviso per i vari parametri che ci interessa può ugualmente dirci tanto. Se non conosci o non hai mai utilizzato questi strumenti, sul web è pieno di guide, tutorial (anche video) e gruppi di discussione per apprenderne facilmente e in modo rapido i rudimenti. Per quello che serve a noi, penso che in un’ora o due si riesca già a imparare a usare i programmi e preparare la tabella che ci serve.

L’importanza di farlo subito volta per volta

Il modo più comodo per gestire la cosa è segnare tutto sul proprio telefono o su un foglietto di carta i dati di ogni sessione di gioco appena terminata. Una volta a casa potremo poi aggiornare con tutta calma il nostro database. Se invece abbiamo la possibilità di lavorare sul file da più dispositivi, ad esempio usando iCloud Drive, DropBox o i servizi cloud di Google, possiamo volendo aggiornare direttamente la nostra tabella compilandola dal telefono o dal portatile non appena ci alziamo dal tavolo.

In questo modo non rischiamo di cedere alla pigrizia di non riportare subito il tutto o accumulare una pila di foglietti sparsi, la cui altezza sarà poi sempre inversamente proporzionale alla voglia che avremo di inserire i dati per tornare ad essere in pari.

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