L’ex bacchetta la Suzuki: parole dure sull’uscita dalla MotoGP

Uncini, campione del mondo 500 con la Suzuki, commenta l’addio della casa di Hamamatsu alla MotoGP.

Anche se non ha emesso ancora un comunicato ufficiale sul delicato tema, è ormai noto che la Suzuki voglia lasciare la MotoGP a fine 2022. La notizia trapelata da più fonti non è mai stata smentita. Anzi, sono arrivate tante conferme da chi lavora nell’ambiente.

Suzuki (ANSA)
Suzuki (ANSA)

Lo stesso manager di Joan Mir ha ammesso che stava trattando il rinnovo del contratto e poi è arrivato l’improvviso colpo di scena. Il pilota maiorchino, che nel 2020 ha riportato il marchio di Hamamatsu a vincere il titolo in top class, deve trovarsi un’altra squadra. E lo stesso deve fare il compagno Alex Rins.

Livio Suppo nelle scorse settimane aveva ribadito più volte che l’obiettivo era tenere entrambi i rider, ma pur essendo il team manager della Suzuki era all’oscuro dei piani dei vertici aziendali. La scelta di lasciare la MotoGP non viene dal reparto racing, bensì dal consiglio di amministrazione dell’azienda.

Suzuki lascia la MotoGP: la delusione di Franco Uncini

Il fatto che la casa di Hamamatsu lasci la classe regina del Motomondiale non è solo uno shock, ma anche qualcosa che crea dispiacere. Si tratta di un marchio storico e in questi anni stava ottenendo buoni risultati. Il team lavora bene e non c’era motivo di pensare che sarebbe uscita una notizia così sorprendente.

Franco Uncini (foto Instagram)
Franco Uncini (foto Instagram)

Franco Uncini ha corso e vinto con la Suzuki. Intervistato da Motosprint, ha espresso la sua delusione: “Ho preso la notizia molto male. Sono sbalordito e deluso. Abbandonare è un grandissimo errore. Sono un po’ scioccato, nessuno se l’aspettava e mi dispiace molto”.

Uncini, oggi responsabile della sicurezza della FIM, ha corso per il marchio di Hamamatsu in tutti i suoi sette anni trascorsi nella classe 500. Nel 1982 ha conquistato un titolo, il quarto nella top class del Motomondiale per la Suzuki e il secondo di fila dopo quello di Marco Lucchinelli nel 1981.

L’ex pilota non si aspettava assolutamente che si verificasse questo scenario e non conosce neppure i motivi della scelta: “Si parla di budget e crisi di mercato. Non so se sia una scusa. Non conosco le vere ragioni, ma ho l’impressione che la decisione sia stata presa con tanta fretta”.

Uncini, comunque, non è preoccupato per il futuro della MotoGP senza il team giapponese: “È una perdita importante, ma la MotoGP continua tranquillamente anche senza la Suzuki. Abbiamo tante case che vanno avanti. Mir e Rins non avranno problemi”.

Nonostante la delusione e il dispiacere, il 67enne di Recanati guarda con fiducia al futuro della top class del Motomondiale. Pesa perdere un marchio come quello di Hamamatsu, però è convinto che lo spettacolo non mancherà in pista.

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