Wolff demolisce la Mercedes: il livello è inaccettabile

La batosta subita dalla Mercedes nelle qualifiche dell’Arabia Saudita ha mandato ko il morale del boss Wolff, piuttosto deluso dal risultato.

In Bahrain Hamilton aveva artigliato il terzo gradino del podio aiutato dal doppio ritiro della Red Bull, ma già lì la Stella era sembrata non brillare come ci aveva abituato dall’inizio dell’era ibrida. Ad una settimana di distanza in Arabia Saudita, la storia non è cambiata. Anzi, la sessione di qualifica ha piuttosto demoralizzato il box tedesco.

Toto Wolff (Ansa Foto)
Toto Wolff (Ansa Foto)

Lewis, soltanto sedicesimo ha dichiarato di volersene tornare a casa. Russell, leggermente più ottimista avendo firmato il sesto crono, ha parlato di un quinto posto come possibile miglior risultato finale.

La W13 deprime il boss Mercedes

Convinto probabilmente di poter proseguire nella cavalcata trionfale avviata nel 2014, Toto Wolff non ha per nulla accettato un responso della pista che gli sta dando ampiamente torto e dal paddock di Jeddah ha bollato le prestazioni della nuova monoposto come “inaccettabili”.

“Mi sembra di rivivere il 2013, quando non eravamo all’altezza della velocità di Ferrari e Red Bull, ma abbiamo continuato a combattere”, ha affermato sconfidato a Motorsport.com.

Al momento siamo la terza forza in campo o peggio ancora. E per quanto ci riguarda non è un’opzione restarci“, ha proseguito combattivo e determinato a replicare la scalata.

L’interrogativo sulla débâcle del #44 di sabato sera avrebbe comunque già trovato una risposta. Si sarebbe infatti trattato di un errore di messa a punto, troppo carica all’anteriore.

Siamo facendo un po’ di esperimenti alla ricerca del set-up ottimale, e con lui abbiamo osato un po’ troppo. Alla fine puntando tutto sull’avantreno la macchina non aveva più posteriore“, ha analizzato l’austriaco.

In realtà le difficoltà delle Frecce d’Argento non sarebbero così facilmente risolvibili. In particolare il porpoising sta creando alla scuderia non pochi grattacapi, così come il peso eccessivo.

Tra Ham e George non c’era una grande differenza di assetto, eppure l’esito è stato drammaticamente diverso. Il primo è rimasto in Q1, il secondo è riuscito a giocarsi la pole“, ha proseguito nella riflessione.

E se per l’occasione è stato portato un alettone a basso drag, le criticità non sono scomparse. “Non è questione di una sola area della vettura, sono più elementi a non funzionare e non ne capiamo il motivo. Di certo non siamo dove ci aspettavamo di essere“, ha concluso frustrato a causa di un ingranaggio che pareva oliato e perfetto e che invece quest’anno si è inceppato.

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