Alexander Albon “perdona” Hamilton: ecco il clamoroso motivo

Alexander Albon è stato uno dei piloti in assoluto più criticati durante il suo passaggio in Red Bull e di recente ha chiarito qualcosa.

Diventare un pilota di F1 con la bandiera della Thailandia è sicuramente un grandissimo onore che Alexander Albon è stato in grado di elevare nel miglior modo possibile, togliendosi anche delle grandi soddisfazioni guidando una grande vettura come la Red Bull, nonostante spesso gli siano state rivolte delle critiche davvero pesanti a seguito anche di rapporti burrascosi con un grande pilota.

Albon ed Hamilton (ANSA)
Albon ed Hamilton (ANSA)

La F1 è uno di quei mondi dove è obbligatorio essere crudeli e spietati, dove nessuno si può aiutare e dove quello che più conta è sempre e solo cercare di mettere il musetto anteriore della propria monoposto davanti agli altri.

Alexander Albon da questo punto di vista non può propriamente essere considerato un vero e proprio fulmine di guerra, anche se bisogna riconoscere che con la Williams in questa stagione sta riuscendo a far ricredere anche i suoi più accaniti detrattori, con il sottoscritto che non è mai stato di sicuro un suo fan.

Di recente il thailandese si è espresso ai microfoni del podcast Beyond the Grid, dove ha parlato di quel suo anno e mezzo a bordo della Red Bull, dove è stato estremamente criticato anche dalla sua stessa Scuderia per degli avvenimenti che molto spesso però non era tutta colpa sua.

In ben due occasioni, ovvero nel GP del Brasile del 2019 e in quello d’Austria del 2020, Albon stava disputando delle ottime gare, ma in entrambi i casi entrò in contatto con Lewis Hamilton che gli impedì di completare una grande prestazione, con il thailandese però che non prova rancora.

Non incolperei mai Lewis per quello che mi è successo. Dipende tutto da me“.

Albon si racconta:”In Red Bull anni duri”

Alexander Albon ha deciso poi di aprirsi completamente per quanto riguarda i suoi anni alla Red Bull, un periodo che è sicuramente stato per lui molto complicato, perché non riuscivano ad arrivare i risultati che sperava, così si è sentito davvero tante volte umiliato.

Quando infatti uscì di pista in Austria proprio dopo quello scontro con Hamilton si sentì chiaramente dal box Red Bull affermare: “Questo ragazzo è un tale perdente.”

Albon ha spiegato che in moltissimi casi era convinto di star interpretando nel migliore dei modi la gara o la qualifica, ma nella Scuderia nessuno sembrava mai essere soddisfatto delle sue prestazioni, per questo motivo fu quasi un sollievo l’addio nel 2020.

“Penso che un risultato avrebbe calmato tutto. Avrei fatto le sei, sette gare successive con un po’ meno di quella pressione perché questa è iniziata dalla prima gara dell’anno in cui c’ero ed è stato piuttosto difficile”.

Ora con la Williams è lui il primo pilota e sta a lui dimostrare come alla Red Bull si fossero sbagliati.

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