Aleix Espargarò, che errore a Barcellona: arriva la risposta di Aprilia

L’esultanza con un giro di anticipo ha tolto a Espargarò la possibilità di chiudere secondo. Lo spagnolo disperato, ma in Aprilia rimangono ottimisti.

Chi non ricorda l’esultanza esagerata di Pierfrancesco Chili a Jerez nel 1992, quando buttò via un podio maturato a un giro dal termine, lasciando anche il via libera a Loris Reggiani per la vittoria, che forse poteva essere sua? Un episodio che ancora oggi fa clamore dopo 30 anni, anche perché Frankie è uno dei campioni italiani che ha fatto poi la storia della Superbike. Oggi la storia si è ripetuta in MotoGP con Aleix Espargarò, che a Barcellona, nel GP di Catalogna, ha gettato via una seconda piazza importantissima in chiave iridata andando a festeggiare con i tifosi con una tornata d’anticipo.

Aleix Espargarò (ANSA)
Aleix Espargarò (ANSA)

Con Fabio Quartararo stavolta non c’era nulla da fare, ma per la piazza d’onore Aleix era in piena corsa, dopo aver dato vita a una bella battaglia con un Jorge Martin stoico, visto che nelle prossime ore sarà costretto a un altro intervento al braccio che troppo spesso quest’anno gli ha reso la vita difficile, lasciandolo senza forze sul più bello almeno in un paio di occasioni.

Espargarò, errore che Aprilia però perdona

E pensare che a tutti, in un primo momento, era sembrato che avesse rotto il motore, visto il rallentamento improvviso e i gesti iniziali, che lasciavano pensare a un problema tecnico e alla delusione per quanto capitato e non a un’esultanza commossa per il podio. Per fortuna però ha limitato i danni già commessi, rendendosi conto in due curve di quanto accaduto, chiudendo poi in quinta posizione che, per lo storico di Espargarò a Barcellona, è comunque tanta roba.

Aleix Espargarò ora è secondo in classifica a 22 punti da Quartararo, anziché 13. Ma il colpo è stato forte. Tanto che nel dopo-gara, lo stesso pilota iberico non ha nascosto la cocente delusione, tanto da chiedere scusa a tutti, a partire da Aprilia. La giustificazione è stata che non ha visto la lavagna, inoltre a Barcellona, cosa che non accade in altri circuiti, la torre con la graduatoria e le informazioni sui giri alla conclusione, ha dato una segnalazione diversa di quanto mancasse alla fine. E proprio questo lo ha ingannato, come successo sempre al Montmelò nel 2009 a Julian Simon.

“Abbiamo perso 9 punti che non sono chissà che cosa, ma mi dispiace veramente tanto. Non è una scusa, è colpa mia”, ha poi ribadito l’iberico, che però ha subito ottenuto il giusto abbraccio da parte del box Aprilia, al momento del suo rientro dopo la gara. Tanto che anche l’ad Massimo Rivola ha evitato ogni polemica o ramanzina al pilota: “Era abbastanza disperato, non era poi il momento di fargli il terzo grado per chiarire quanto successo, era più il momento del conforto”, ha poi confessato. “Non sono state mandate indicazioni sbagliate dal muretto box, credo sia stata un po’ una gara in apnea per lui, dei primi 4 è quello che ha avuto la gara più difficile”. E forse questo lo ha indotto all’errore.

Poi ha messo subito il focus su un altro aspetto da non sottovalutare: “Credo sia comunque importante aver dimostrato di esserci – ha detto a Sky Sport -. Quest’anno ci sta venendo tutto bene. Siamo quinti alla fine, è un ottimo risultato”. Ma non solo: “Se penso al GP di Germania al Sachsenring, credo che lì potremo essere forti – ha aggiunto Rivola parlando di Espargarò -. Per questo rimaniamo ottimisti e cercheremo di tirarlo su di morale in fretta perché lui c’è, è in forma smagliante. Questa gara poi l’ha finita poche volte, stavolta l’ha conclusa un po’ prima”, ha chiuso, facendo anche una battuta per sdrammatizzare. Ma è così. Aleix c’è eccome per il titolo. Quartararo lo sa: dal prossimo GP sarà l’Aprilia l’avversaria numero un oda tenere d’occhio.

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