Alonso prende spunto da Briatore: ecco cosa farà a partire dal 2022

Il portacolori dell’Alpine F1 Alonso lancia la sua prima azienda. Dopo il museo e la linea di abbigliamento, lo spagnolo aiuterà i piloti.

La lunga frequentazione con Flavio Briatore sta cominciando a dare i suoi frutti. Amico di merende e manager personale, il geometra di Verzuolo, ha passato un po’ del suo sapere a Fernando Alonso che ha così deciso di lanciarsi in una nuova impresa.

Fernando Alonso (Ansa Foto)
Fernando Alonso (Ansa Foto)

Dopo l’apertura e la gestione del suo museo personale ad Oviedo, e il lancio del marchio d’abbigliamento Kimoa, il Samurai ha fatto un passo ulteriore nel mondo dell’imprenditoria, creando un’agenzia di management, la A14. Se per un italiano questa denominazione fa subito pensare ad un’autostrada, in questo caso si riferisce all’iniziale del cognome del due volte iridato e il numero con cui corre.

Alonso si risveglia imprenditore: il suo impegno con i giovani

Il progetto, presentato tramite le piattaforme sociali del 40enne nella giornata di giovedì, si rivolge a tutti i ragazzini che sognano di arrivare all’automobilismo professionistico. Con il motto “esiste più di un percorso per giungere in cima alla montagna”, l’iberico ha già assoldato due promesse delle quatto ruote.

Il primo è Nikola Tsolov, 15 anni bulgaro, piuttosto competitivo nel karting internazionale, il secondo invece è il francese Clément Novalak, classe 2000, attivo in F3 e in F2 dove difende i colori della MP Motorsport.

Oggi nasce un modo diverso di amministrare i piloti. Rendi i tuoi desideri realtà“, il messaggio del driver Alpine che fornirà ai talenti in erba un’equipe di alto livello che consentirà loro di conoscere in profondità il motorsport. “La nostra intenzione è selezionare un piccolo gruppo di ragazzi e insegnargli quali sono i valori indispensabili per raggiungere gli obiettivi prefissati“.

Rientrato in F1 dopo due campionati di assenza, in cui si è dedicato ad esperienze in altre discipline come la IndyCar, il WEC e la Dakar, nel 2021 Alo ha dimostrato di non aver perso nulla in termini di fame, passione e capacità di fare la differenza seppure con una macchina non particolarmente competitiva. I primi test lo hanno reso particolarmente ottimista, per cui c’è da credere che darà del filo da torcere anche agli avversari più rampanti.

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