Carlos Sainz lancia il primo allarme in F1: “C’è tanta differenza”

Dopo i primi test di Barcellona, sono arrivate le prime sensazioni dei piloti. E il ferrarista Sainz si è soffermato su un particolare che potrebbe fare la differenza.

A Barcellona c’è stato il primo assaggio di 2022 per la F1. La rivoluzione regolamentare ha portato a vetture ad effetto suolo con filosofie molto diverse tra loro. Gli occhi sono stati soprattutto per le soluzioni trovate dai vari ingegneri sulle ali anteriori e posteriori ma soprattutto sulle panche delle monoposto, oltre che sui motori. Tutte le squadre si sono studiate per capire quali soluzioni possono funzionare meglio e magari intraprendere strade di sviluppo “alternative”.

Carlos Sainz Jr (foto Ansa)
Carlos Sainz Jr (foto Ansa)

Tra le novità di questa nuova stagione poi ci sono le nuove gomme, che passano da un cerchio di 13 pollici a uno di 18. Un cambio tutt’altro che semplice, che ha inciso nello sviluppo delle monoposto.

Sainz lancia il primo allarme

Da una parte le nuove coperture sono piaciute a tutti i piloti di F1, ma c’è ancora un bel po’ da imparare dai nuovi pneumatici. E i team stanno lavorando proprio su questo. Ma Carlos Sainz Jr., da casa Ferrari, ha anche messo in allerta tutti su un particolare: il divario di prestazioni tra le cinque mescole Pirelli è più ampio che mai. E questo inciderà parecchio sulle prestazioni in pista.

Il lato positivo è che potrebbe “confondere le cose” durante i Gran Premi e portare a gare differenti all’interno della stessa corsa. L’uscita di Barcellona è stata la prima occasione per sperimentare veramente le nuove gomme sulle nuove monoposto. E le sensazioni sono state molto diverse rispetto al passato. Così come i tempi.

I primi sei nella classifica generale sono andati due a due per le mescole con i due tempi più veloci fatti registrare sulle C5, la più morbida delle cinque gomme. Seguono le C4, più lente di circa quattro decimi, seguite dalle C3, staccate di altri due decimi. E Sainz ha ammesso: “Sembra che ci sia anche un grande passo avanti da parte delle mescole. Ad esempio C2, C3 e C4 erano tutte molto vicine l’una all’altra negli ultimi anni. A Barcellona si è visto invece un bel passo avanti nel grip da una mescola all’altra. Quindi potrebbe forse confondere un po’ le cose nelle gare“.

Nonostante Sainz abbia trascorso solo un giorno e mezzo in pista la scorsa settimana, è stato uno dei piloti più impegnati la scorsa stagione quando si è trattato di provare i nuovi pneumatici Pirelli: “Ho fatto un bel po’ di test l’anno scorso, penso di aver fatto tre o quattro giorni in totale con le mescole. E sembrano adattarsi bene a questa nuova generazione di auto e sembrano almeno permetterti di spingere un po’ di più. E rispetto ad altri anni, forse soffrono un po’ meno surriscaldamento. ma dipende da mescola a mescola”.

Ora sarà la pista a parlare, ma vedremo come le vetture realmente si adatteranno alle nuove gomme e quanto incideranno realmente sull’andamento della corsa.

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