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Bottas non rimpiange la Mercedes: parole al miele per la Mercedes

Malgrado il ritiro rimediato in Arabia Saudita, Bottas pare essere ben felice di essere passato all’Alfa Romeo. Ecco il motivo.

Un po’ tutti immaginavano che il suo trasferimento dalla Mercedes all’Alfa Romeo sarebbe stato traumatico, passando da un’auto dominatrice e dominante ad una da parti basse della griglia, ed invece Valtteri Bottas, se lo sta godendo manco fosse in vacanza.

Valtteri Bottas (Ansa Foto)

Quella che doveva suonare come una punizione per non aver mai brillato alla Stella, piuttosto che per non aver aiutato a dovere il capitano Hamilton in alcune occasioni del 2021, si sta rivelando un premio.

Ad oggi infatti la vettura del Biscione è complessivamente più solida di quella tedesca. E il finnico lo sa bene. “Penso che sia il miglior scenario che potessi immaginare“, ha ammesso a Motorsport.com con un pizzico di malizia. “Sono sicuramente felice della decisione che ho preso e della situazione generale“.

Bottas ottimista sul futuro con Alfa Romeo

Per il #77 anche le prospettive sono esaltanti. Basterà proseguire con l’approccio tenuto finora e la classifica sorriderà a lui e alla scuderia, ormai non più una meteora nel Q3 in qualifica e nella zona punti domenica.

L’obiettivo concreto dopo i primi due round è chiaro. Diventare il team più forte e costante dopo i tre big e lottare con costanza per la quinta posizione nei GP.

Per riuscirci, sarà però importante evitare guasti e problemi di affidabilità come quello che lo ha fermato a Jeddah. “La temperatura del motore ha iniziato a salire e non si è più fermata. Alla fine abbiamo dovuto ritirare la macchina per non distruggere l’unità. Comunque la macchina andava bene e il ritmo fino a quel momento era stato buono”.

E l’ottimismo del driver di Nastola è condiviso anche dal suo boss Frederic Vasseur, abituato fino a poco tempo fa a dover analizzare prestazioni decisamente più critiche e deprimenti, con i piloti incapaci addirittura di piazzarsi in prossimità della zona punti.

Eravamo a meno di un decimo dalla top 5 sabato sera, il che è piuttosto incoraggiante per noi“, ha riflettuto il manager francese. “Dopo il Bahrain su una pista diversa abbiamo dimostrato che il passo c’è e che possiamo dire la nostra su ogni singolo tracciato“.

Anche per questo il ko del 32enne e l’undicesima piazza di Zhou fanno male.  “Sicuramente siamo un po’ delusi perché ce ne andiamo con uno zero, ma d’altra parte un anno fa eravamo fuori già in Q1. Quindi ora è un mondo diverso“, ha terminato guardando al bicchiere mezzo pieno.

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