Carte da poker ‘Gender Neutral’, ecco l’ultima grande novità

Le carte da poker senza Re e Regine: ve le immaginereste? Sono nate, dalle mani di una giovane olandese, per eliminare la disparità

Carte Gender Neutral (Fonte foto: web)

Avrà studiato moltissimo per finire di creare praticamente un gioco simile al poker. In realtà, la ragazza olandese che ha creato le carte Gender Neutral, ha semplicemente ridisegnato il poker, lasciando così le sue regole. Ma appunto, da come dice il nome delle carte, non ci sono più figure maschili o femminili.

Un altro passo avanti per inculcare nelle menti dei giocatori, che magari non c’è bisogno di pensare che la donna possa avere un valore meno importante di quello dell’uomo. Così, Indy Mellink di 23 anni, dopo essersi chiesta perché un Re dovesse valere più di una Regina, si è rimboccata le maniche ed ha iniziato a modificare le carte da poker.

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Il problema era eliminare le figure, ma non far perdere il valore ad ogni carta, altrimenti appunto, non sarebbe stato più poker. Dopo diverse bozze è arrivata la conclusione: invece delle figure umane, ecco i metalli con i loro diversi valori. Lingotti d’oro e monete di argento e bronzo; per Re, Regina e Jack, con tanto di denominazione cambiata alle carte. Sopra, troveremo la G di Gold, la S di Silver e la B di Bronze.

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Dopo aver regalato le prime 50 copie ad amici e parenti, Indy ha poi deciso sia di monetizzare che di far passare il messaggio, iniziando a vendere le sue carte, online. In poche ore, polverizzate le prime 1.500 copie, oltre al Paese d’origine delle nuove carte, queste sono state vendute anche nel vicino Belgio, in Germania, Stati Uniti e Francia.

L’iniziativa è stata apprezzata ed anche una bella sorpresa. Infatti, molti nuovi giocatori hanno affermato che quando giocavano con le carte francesi, non pensavano che effettivamente ci fosse disparità di genere. Per loro quello, era poker e basta. E c’è di più, questa potrebbe diventare un’epoca storica: quella delle prime carte ufficiali senza generi di sesso. Per ora gli addetti ai lavori ci pensano, perché questo vorrebbe dire cambiare in qualche modo i regolamenti. Intanto Indy può sperare.

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