Casey Stoner non ci sta: ecco cosa sta rovinando la MotoGP

Il centauro australiano, Casey Stoner, ha dichiarato che il regolamento attuale della MotoGP prevede un uso smodato dell’elettronica a discapito del fattore umano.

Casey Stoner (Getty Images)
Casey Stoner (Getty Images)

La MotoGP si è evoluta moltissimo negli ultimi dieci anni, ovvero dall’anno in cui Casey Stoner si laureò campione del mondo in sella alla Honda. Nel 2011 l’australiano si confermò sul tetto del mondo su una moto molto diversa rispetto alla Desmosedici di Borgo Panigale. Stoner ha vissuto una carriera breve, ma molto intensa nel Motomondiale. E’ diventato il re sulla Ducati nel 2007, sorprendendo tutti gli altri piloti della classe regina, a partire da Valentino Rossi.

Il nativo di Southport ha vissuto un’epoca d’oro della MotoGP. La top class pullulava di campioni e talenti straordinari. Valentino Rossi, Jorge Lorenzo, Nicky Hayden, Daniel Pedrosa e tanti altri hanno animato i tifosi di tutto il mondo. In pista le battaglie erano serratissime e secondo l’australiano, il merito era anche delle moto. Oggi Stoner è un attento osservatore della top class, avendo potuto guardare anche dal vivo le gesta degli attuali centauri. I piloti della MotoGP sono forti, ma a non convincere l’australiano sono le attuali regole tecniche che ne snaturano lo stile.

Stoner avrebbe piacere ad avere voce in capitolo nella trasformazione delle moto future. La MotoGP, secondo il bicampione del mondo, sta perdendo la sua essenza. Ci sono diversi aspetti che non riguardano la sicurezza, ma vanno ad intaccare la guida dei centauri in pista. I costi di sviluppo delle motociclette, inoltre, continuano a salire e risulteranno essere insostenibili negli anni avvenire. Diversi aspetti stanno trasformando la classe regina delle due ruote in un piccolo circus della Formula 1, facendo esplodere i costi.

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Casey Stoner vs l‘attuale MotoGP

Dal punto di vista tecnico vi sono, secondo l’illustre opinione dell’ex campione della Ducati, diversi componenti che vanno a limitare lo stile dei piloti. Il modo di guidare è diventato molto simile tra tutti i centauri della MotoGP, a prescindere dal mezzo su cui corrono. Persino le cadute si somigliano ed è frutto dell’elettronica eccessiva che è stata imposta negli attuali regolamenti tecnici.

Il trentaseienne, come riportato da Speedweek, ha dichiarato: “Vorrei vedere alcuni componenti scomparire. Anche dal lato dell’elettronica abbiamo bisogno di una riduzione importante. Quando è uscito il sistema di controllo dell’elettronica (ECU) unificata nel 2016, era ancora molto meglio dell’elettronica dell’anno precedente. Non è stato un passo indietro come tutti credevano. E onestamente credo che dobbiamo fare questo passo indietro“.

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Il processo di unificazione dei sistemi di controllo elettronico dei motori non ha stravolto la MotoGP. Il vincitore di 38 gare nella classe regina ha spiegato che sarebbe bello poter ammirare anche gli errori di guida dei centauri. “Ciò accadrebbe con qualche aggiustamento alle regole, non ci vorrebbe molto. E penso che le manovre di sorpasso sarebbero migliori perché non avverrebbero solo in frenata, perché ora tutti escono dalla curva più o meno allo stesso modo. Penso che alcuni cambiamenti renderebbero le corse incredibili“, ha concluso Casey Stoner.

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