F1, l’incubo di Daniel Ricciardo: la dura ammissione sul 2021

Il ricordo della stagione di Daniel Ricciardo, alcuni momenti sono stati devastanti, ma c’è anche un podio, da cui ripartire.

Daniel Ricciardo (GettyImages)
Daniel Ricciardo (GettyImages)

Non è stata la stagione che ci si aspettava, per Daniel Ricciardo, ma forse neanche tutta una catastrofe. Il pilota australiano è arrivato però con aspettative molto alte in McLaren, dove ha concluso la stagione alle spalle del più giovane compagno di scuderia, Lando Norris. Il neo pilota McLaren ha infatti totalizzato 115 punti, contro i 154 del classe ’99.

Fortuna che il nativo di Perth ha sempre un sorriso pronto per il Circus, come quando ha rischiato di mettere sotto in bici, Mattia Binotto. Il ragazzo che arriva dalla Renault però, sa anche di essere sotto esame ora con la scuderia inglese, che certamente vorrà un apporto migliore nella stagione 2022.

Daniel Ricciardo: “Avevo perso fiducia”

Ricciardo però, vanta anche un primo posto in questa stagione. A Monza, è arrivato il posizionamento più alto dopo l’uscita in contemporanea di Verstappen e Hamilton. In Italia, la McLaren mise a segno una bella doppietta e l’australiano ringraziò così in radio: “Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, quindi grazie per avermi coperto le spalle. E a tutti coloro che pensavano che avevo mollato, non ho mai mollato”.

A sentire le parole del trentaduenne, non si direbbe che è stato vicino ad insidiare Hamilton per un record, ma effettivamente come già detto, il pilota potrebbe dare ancora di più al suo nuovo team. In un’intervista al termine della stagione, diceva: Ci sono stati dei momenti in cui avevo perso un po’ di fiducia ed ho iniziato a chiedermi perché stessi faticando così tanto. Ho iniziato anche a dubitare non riuscire più a spingere la vettura al limite”.

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Purtroppo nel caso dell’australiano, anche il fattore mentale non ha aiutato molto ed in Ungheria, il classe ’89 ha forse vissuto il peggior momento della carriera, quando fu doppiato proprio da Norris. Questo, il suo ricordo: “Ero sconsolato, ma una parte di me era anche felice perché quella prima parte di stagione era finalmente finita. Ho pensato ‘Andiamo a fare in c***, saltiamo su un aereo e non preoccupiamoci della F1 per due settimane'”. Da quel week-end, l’australiano è stato ancora altalenante, ma ne sono venuti fuori un primo posto, due quarti e due quinti posizionamenti.

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