F1, Abu Dhabi alleata Mercedes: la Red Bull è già in ginocchio

Il tracciato di Yas Marina è stato modificato per aumentare lo spettacolo e questo potrebbe cambiare le gerarchie al vertice. Ad Abu Dhabi si assegna il titolo mondiale.

Abu Dhabi (Getty Images)
Abu Dhabi (Getty Images)

La pista che decreterà il vincitore del campionato del mondo di Formula 1 2021 ha per l’occasione subito delle modifiche. Ad Abu Dhabi, generalmente, i piloti hanno sempre fatto molta fatica a trovare il pertugio giusto per una manovra di sorpasso. Nessuno è riuscito a vincere la corsa negli Emirati Arabi partendo al di là della seconda fila. Nel 2012 Kimi Raikkonen sulla Lotus riuscì nell’impresa di vincere dalla quarta posizione. Quest’ultima ha rappresentato la posizione più arretrata dalla quale si è vinto il Gran Premio di Abu Dhabi.

La rimonta più clamorosa la mise in scena Sebastian Vettel, sempre nel 2012, riuscendo a risalire dalla ventiquattresima posizione al terzo posto. La maggior parte delle edizioni del Gran Premio degli Emirati Arabi è risultata essere piuttosto noiosa e scontata. Il numero medio di sorpassi è di appena 27, ma nella sopracitata gara del 2012 ci furono ben 49 cambi di posizione. Nel 2009, invece, gli spettatori assistettero ad appena quattro sorpassi nell’intera durata della corsa. Per ovviare a questo spinoso problema si è deciso di modificare il layout della pista.

Il tracciato di Yas Marina è ricavato in un porto. La nuova pista non presenta delle modifiche sconvolgenti, ma importanti ai fini di un sorpasso decisivo. Lewis Hamilton e Max Verstappen, infatti, sono a pari punti e ogni dettaglio potrà fare la differenza. Dopo le polemiche dello scorso Gran Premio d’Arabia Saudita, il giovane pilota della Red Bull Racing proverà a replicare la performance dello scorso anno che gli valse la sua prima vittoria ad Abu Dhabi. Oggi un successo avrebbe un sapore molto più dolce.

Le modifiche principali della pista di Abu Dhabi

il circuito, circondato dal mare, e tra i più scenografici del calendario di Formula 1. Oggi la pista, grazie alle modifiche, darebbe qualche chance in più anche a Fernando Alonso di sopravanzare Vitaly Petrov e la sua Renault. Nel 2010 il layout della pista, unito ad una strategia suicida della Ferrari, costò allo spagnolo un titolo mondiale. Il primo tratto della pista, dove è stato eliminato una chicane, è diventato velocissimo.

Le curve 5-6 sono state sostituite da una rapida porzione che consentirà ai piloti, anche grazie alla zona di rilevamento del DRS, di lanciarsi in una manovra di sorpasso. Rispetto a prima, infatti, le auto che seguono potrebbero avere l’occasione di rimanere attaccati alle vetture davanti, sfruttando l’effetto scia per un sorpasso. La chicane della 11, invece, è stata allargata per rendere quella zona molto più veloce, facendo scendere complessivamente i tempi sul giro di svariati secondi.

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Ad eccezione della edizione 2020 vinta da Max Verstappen, la gara conclusiva di Abu Dhabi è sempre stata favorevole alla Mercedes. Lewis Hamilton ha già vinto cinque volte e ha dalla sua un motore più fresco e performante rispetto a quello dell’olandese della Red Bull Racing. L’unico vantaggio teorico del figlio d’arte di Jos è quello di aver vinto in stagione una gara in più. In caso di ritiro contemporaneo di Lewis Hamilton e di Max Verstappen sarebbe l’olandese ad avere la meglio sul sette volte campione del mondo inglese. Si prevede un Gran Premio finale ancor più infuocato rispetto a quello dello scorso weekend in Arabia Saudita.

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