F1, Vettel meglio di Alonso in Ferrari? Ecco cosa dicono i numeri

Fernando Alonso ha preceduto Sebastian Vettel nel tentativo di riportare a Maranello il campionato del mondo. Entrambi hanno fallito, ma chi ha la percentuale maggiore di successi?

Vettel (Getty Images)
Vettel (Getty Images)

Dal titolo mondiale nel 2007 di Kimi Raikkonen, la Ferrari è alla disperata ricerca di un successore del finlandese. A Maranello hanno sfiorato il titolo mondiale Felipe Massa, Fernando Alonso e Sebastian Vettel, ma nessuno dei tre è riuscito nella missione di riportare a Maranello il titolo mondiale.

Felipe Massa nel 2008 lo perse con una buona dose di sfortuna a vantaggio di Lewis Hamilton. L’inglese conquistò la sua prima corona iridata col team McLaren. Fernando Alonso, bicampione del mondo con la Renault, è arrivato in tre occasioni al secondo posto con il Cavallino Rampante. L’asturiano sfiorò il mondiale nel 2010 e nel 2012. In entrambe le circostanze Sebastian Vettel si laureò campione del mondo con un vantaggio di pochissimi punti. Nel 2010 il tedesco sopravanzò lo spagnolo per quattro punti, mentre nel 2012 di addirittura tre punticini. Anche nella stagione 2013 il pilota di Oviedo arrivò al secondo posto nella classifica mondiale, ma con un distacco di 155 punti dal tedesco della Red Bull Racing.

Ferrari tra passato, presente e futuro

Sebastian Vettel si trasferì a Maranello nel 2015, dopo un’ultima stagione molto tribolata al fianco di Daniel Ricciardo nel team austriaco. Le aspettative erano altissime, volendo ripercorre i fasti del Kaiser Schumacher, suo mentore storico. Da un quattro volte campione del mondo ci si attendeva un livello di perfezione assoluto che, per sfortuna dei ferraristi, non arrivò nell’arco dei sei anni in rosso. Sebastian concluse la prima stagione al terzo posto, conquistando le sue prime tre corse con la Ferrari. Ma solo nel 2017 e nel 2018 i tecnici partorirono due auto in grado di lottare per la corona iridata.

Sulla SF70H, nella primissima parte di stagione, il tedesco conquistò solo vittorie e secondi posti, lasciando presagire una lotta fino alla fine con Lewis Hamilton. Nella seconda parte di stagione la Mercedes prese il volo, grazie agli aggiornamenti tecnici, e la Rossa fu tagliata fuori dai giochi. L’ex alfiere della Red Bull Racing ci riprovò l’anno successivo, arrivando al secondo posto sempre alle spalle del re nero.

Oggi la Rossa ha, completamente, cambiato approccio con l’inserimento in squadra di due giovani piloti. A Maranello era tradizione ingaggiare almeno un campione del mondo esperto, ma il nuovo ciclo targato Elkann punterà tutto su Charles Leclerc e Carlos Sainz Junior, diciotto podi in due. Rinunciando all’ingaggio di un top driver affermato, la Scuderia ha fatto una scelta precisa in ottica 2022.

La sfida tra Alonso e Vettel

Fernando Alonso ha corso 96 Gran Premi in Ferrari, cogliendo 11 vittorie con una percentuale dell’11,45%. Sebastian Vettel, seppur lievemente, ha fatto meglio di Alonso con la tuta rossa. Il tedesco in 118 GP in Ferrari ha ottenuto 14 vittorie, una percentuale dell’11,86%.

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Da notare, inoltre, che l’ultimo campione del mondo del team italiano Kimi Raikkonen ha trionfato in dieci occasioni in 151 GP, una percentuale del 6,62%. Tra i campioni storici della Rossa, Niki Lauda ha una percentuale superiore al 20% con le sue 15 vittorie in 57 gare, mentre il bicampione Ascari in 27 GP ha conquistato 13 vittorie (48,14%), addirittura davanti a Michael Schumacher con il 40,22% con 72 successi in 179 gare.

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