F1, Briatore e quell’aneddoto su Michael Schumacher: parole commoventi

Tra Flavio Briatore e Michael Schumacher c’è stato un lungo rapporto in F1. Il manager ricorda il suo passaggio alla Ferrari del 1995.

Il mondo della F1 è caratterizzato dalla presenza di tanti personaggi che ne hanno fatto la storia, a suon di successi e di record battuti. In questo, il vero maestro era ovviamente Michael Schumacher, che sino a poco tempo fa appariva un mito inarrivabile, poi raggiunto e superato in termini di vittorie e pole position da Lewis Hamilton.

Briatore e Michael Schumacher (ANSA)
Briatore e Michael Schumacher (ANSA)

Tuttavia, il suo primato a livello di titoli mondiali è rimasto intatto e condiviso proprio con il pilota della Mercedes, che al Gran Premio di Abu Dhabi dello scorso 12 dicembre si è ritrovato beffato da Max Verstappen proprio all’ultimo giro. La vita del grande tedesco è purtroppo cambiata alla fine del dicembre del 2013, quando un incidente sulle nevi di Meribel lo ha costretto ad un’esistenza troppo crudele.

Il ricordo delle sette volte campione del mondo di F1 resta vivo in tutti noi, che eravamo abituati a vederlo vincere, dominare ed esultare insieme alla Ferrari, quella squadra che lui aveva reso invincibile per diversi anni dopo averla risollevata dal purgatorio. Il Kaiser di Kerpen aveva ottenuto i primi trionfi alla Benetton di Flavio Briatore, ma poi accettò la grande sfida di Maranello.

Il Cavallino, nell’estate del 1995, riuscì a strappare Schumacher alla concorrenza, cercando di ottenere con lui quello in cui Alain Prost, Nigel Mansell, Gerhard Berger e Jean Alesi avevano fallito: tornare a vincere il campionato. Il grande merito di Michael fu quello di credere in un progetto partito da molto lontano, da una monoposto che era più lenta di oltre un secondo al giro rispetto alle altre, ma che in pochi anni si prese la scena.

Come detto, il primo a credere in lui fu proprio Briatore, che dopo una sola gara lo strappò alla Jordan nel 1991, costruendo con lui un ciclo vincente. Nel biennio 1994-1995, la Benetton spezzò il dominio di Williams e McLaren, le quali vincevano titoli a raffica dal 1984. Quando arrivò la chiamata di Maranello, il giovane Schumacher non riuscì a resistere.

F1, Briatore ed il passaggio di Schumacher alla Ferrari

Nell’estate del 1995, la Ferrari decise che era arrivato il momento di riguadagnare la vetta della F1. Luca Cordero di Montezemolo, Jean Todt e Niki Lauda puntarono su Michael Schumacher, l’uomo del momento che stava dominando il secondo mondiale consecutivo sulla Benetton.

Intervistato dal “Corriere della Sera“, Flavio Briatore ha ricordato quei giorni, facendo capire che alla chiamata della Ferrari non avrebbe potuto impedire a Michael di lasciare la Benetton: “Ricordo ancora bene il periodo in cui Michael mi disse che stava parlando con loro. Io capii subito che era il suo sogno. La Ferrari è una realtà unica, ed è ancor più unica rispetto ai risultati che ha ottenuto“.

L’ex team principal della Renault in F1 ha aggiunto: “Se mi sarebbe piaciuto dirigere la loro squadra? Penso che a tutti piacerebbe, ma poi non è mai arrivata una chiamata e non ci siamo mai trovati d’accordo. Alla Ferrari non puoi dire di no e chi riesce a negarsi racconta solo delle bugie“.

Riguardo al difficile periodo vissuto dal Cavallino, Briatore ha detto: “Credo che con Alonso si potesse vincere almeno il titolo del 2010. Sapevamo che avrebbero puntato sul 2022 ed ora li stiamo tutti aspettando. Ora che si sono rimescolate le carte mi auguro che la Ferrari vinca. E anche se non dovesse vincere il titolo, che almeno sia competitiva fino in fondo e che riesca a giocarsela. Con Montezemolo, la Ferrari era sempre veloce, Marchionne è stato un grande dell’industria, ma non credo abbia capito fino in fondo questo sport. Non è riuscito a lasciare il segno come avrebbe voluto“.

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